Accantonamenti in un centro estetico: non temere più F24, TFR e tredicesima

Accantonamenti in un centro estetico

Accantonamenti in un centro estetico? E cosa diavola significa?

Vedi, oggi voglio affrontare con te un tema decisamente molto trascurato a livello aziendale, non solo nei centri estetici, ma anche in imprese di grandi dimensioni.

Mi riferisco proprio alla buona abitudine di prevedere degli accantonamenti per il tuo centro estetico nella programmazione delle spese del centro.

Come dici? Sono usando paroloni troppo tecnici? 

Continua a leggere: tra poco ti sarà tutto chiaro.

Cosa sono gli accantonamenti in un centro estetico?

In poche parole, devi considerare gli accantonamenti come delle spese vere e proprie che sostieni ogni mese, perché sono soldi che prelievi dal conto del centro e che metti “al sicuro” in un altro conto dedicato (corrente o deposito).

Lo scopo di questi soldi e di questa operazione di accantonamento è avere poi disponibile quella somma nel momento in cui dovrai sostenere una grossa spesa, senza dover quindi andare in sofferenza di cassa.

L’obiettivo degli accantonamenti è infatti coprire tutte quelle spese programmabili e che si accumulano con certezza ogni mese, ma che non corrispondono ad un’uscita di cassa o banca ogni mese.

Vediamo adesso quali sono i due tipi di accantonamenti che devi prevedere.

Le tue tipologie di accantonamenti che devi realizzare

Il classico esempio di spesa per la quale devi accantonare è proprio il TFR: è programmabile (un dodicesimo dello stipendio mensile di ogni dipendente), si accumula di mese in mese e viene liquidato – di norma – all’interruzione del rapporto di lavoro.

Un altro esempio è la tredicesima. 

Anche in questo caso, è un costo che non va sostenuto ogni mese, è programmabile (è sempre un dodicesimo dello stipendio) e lo si eroga sicuramente una volta all’anno, cioè a dicembre.

Anche le imposte e le tasse devono rientrare tra gli accantonamenti: anche se si pagano a giugno e a novembre, le imposte non spuntano fuori dal nulla, ma maturano ogni mese in cui generi utili (quindi spero ogni mese).

Quelli per tredicesima, TFR e F24 sono accantonamenti che definisco come “obbligatori”, nel senso che rappresentano la base minima per poter effettuare una buona programmazione del centro.

Esistono poi degli accantonamenti non obbligatori, ma che ti consiglio caldamente di prendere in considerazione.

L’esempio classico è rappresentato dalla manutenzione straordinaria nel centro.

É normale che, ogni due o tre anni, si debbano fare degli interventi di manutenzione del centro: imbiancare, fare dei lavori sull’impiantistica, ecc..

Allora, perché non accantonare ogni mese 200 €, che costituiranno il tesoretto per affrontare con serenità 4-5.000 € di investimenti ogni 2 anni?

Lo stesso ragionamento può essere valido anche per gli acquisti di nuovi macchinari: accantonare una somma fissa ogni mese, per avere poi il capitale a disposizione quando è il momento di fare un investimento (senza dover per forza ricorrere a prestiti o leasing).

Adesso tocca a te: hai già inserito la voce “accantonamenti” nella programmazione delle spese di quest’anno e del prossimo?

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