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Tasse da pagare per un centro estetico: tutto quello che devi sapere

Le tasse da pagare per il tuo centro estetico ti stanno facendo letteralmente impazzire? 

Ecco ciò che devi assolutamente sapere sulle tasse per non trovarti con il cassetto vuoto fino a novembre, bruciando tutti i soldi che hai messo da parte per pagare il tuo “socio occulto”.

Al di là della reazione emotiva di “pago le tasse ma non ricevo servizio dallo Stato”, il dato di fatto è che hai una uscita di soldi dal cassetto che devi gestire.

Se hai programmato correttamente, controllato e accantonato, anche se con sofferenza…il pagamento non sarà poi così traumatico.

Se però non hai gestito la pianificazione fiscale in modo corretto, è molto probabile che le domande che ti sono venute in mente sono:

Oddio e come faccio a pagare le tasse?

Oppure…

Ma com’è possibile che devo pagare così tante tasse e non li ho sul conto corrente?

Normale amministrazione.

Sarei davvero curioso di sapere cosa ti ha risposto il tuo commercialista a questa domanda, ma poco importa.

 

Tasse da pagare per un centro estetico: facciamo ordine su COSA dovrai pagare e COME puoi farlo.

Il punto è che le tasse non nascono dal nulla.

Sono state prodotte dagli incassi e dalle spese di tutto ciò che hai fatto nell’anno precedente, che si è chiuso da un pezzo quando arriva il momento di pagare le tasse. 

Sul passato oggi puoi farci poco.

Sul futuro (ma anche sul presente) puoi invece intervenire.

Vediamo come. 

Prima di tutto, facciamo chiarezza su COSA si paga quando si parla di tasse.

Sostanzialmente sono 3 le tasse che un’azienda paga:

  1. IRPEF (o IRES se avete una Srl)
  2. IRAP
  3. INPS

Senza entrare nel complicato metodo con cui si calcolano queste 3 cose, l’aspetto più importante che devi sapere è che pagherai:

• il SALDO di tutte e 3 le tasse.

Il SALDO è il conteggio finale delle tasse che hai maturato e che devi pagare per chiudere i conti dell’anno precedente.

Tradotto in termini più semplici, nel 2021 devi versare il SALDO per mandare in soffitta il 2020.

Vengono fatti i conteggi del tuo utile definitivo 2020, vengono calcolate le tasse da pagare per il tuo centro estetico su questo utile definitivo e ti viene presentato il conto di quanto dovuto sul 2020.

Al totale delle tasse da pagare vengono tolti – se li hai effettivamente versati – gli acconti che hai già pagato nel corso del 2020.

• l’ACCONTO di tutte e 3 le tasse.

L’ACCONTO, invece, è un versamento STIMATO che il fisco ti chiede sull’anno in corso.

Tradotto, significa che lo Stato ti chiede di cominciare a pagare le tasse del 2021, in attesa poi di fare i conti definitivi l’anno prossimo.

Quindi questi versamenti sono fatti a titolo PROVVISORIO. Non potendo sapere quanto sarà effettivamente il tuo utile definitivo 2021, il fisco ti chiede di versare PROVVISORIAMENTE una cifra pari a quella che è risultata definitiva per l’anno precedente, ovvero il 2020.

Per gentile concessione NON te lo chiede tutto subito. Il 40% subito, mentre il restante 60% dell’importo TUTTO a fine novembre (il cosiddetto secondo acconto).

Quindi:

• SALDO —> DEFINITIVO

• ACCONTO —> PROVVISORIO

N.B.

A questi importi potrebbe anche aggiungersi il saldo IVA 2020 se hai liquidato l’IVA trimestralmente nel 2020 e NON hai provveduto a pagarla a marzo!

Entriamo adesso nel pratico: COME si pagano le tasse per un centro estetico?

Allora sia il SALDO, sia l’ACCONTO possono essere pagati:

• tutto e subito;

• a rate.

Visto che siamo in Italia e il fisco NON si smentisce mai in quanto a fantasia, le rate possono essere diverse in caso di:

• ditte individuali 

• società di capitali (SRL)

• IRAP delle società di persone (Snc e Sas)

• soci di società di persone (Snc e Sas)

Ogni configurazione aziendale ha quindi caratteristiche diverse in merito ai pagamenti delle tasse. Mai una gioia quando si tratta della tasse da pagare per un centro estetico.

E cosa succede se per qualsiasi motivo il titolare non riesce a pagare tutte o una parte delle tasse?

Spesso viene fatto terrorismo psicologico dai consulenti fiscali in tal senso.

Certo, non è il massimo rinviare le tasse. 

Non a caso BIUTOP ti insegna ad accantonare, a programmare e a fare utili.

Certo è che se ti trovi di fronte al dilemma:

Pago le tasse o pago i collaboratori?

Do i soldi allo stato o investo nella mia azienda?

È bene sapere tutte le conseguenze, non creare falsi allarmi e gestire serenamente la tua azienda.

Cosa succede quindi se non paghi le tasse del tuo centro estetico al momento e nel modo giusto?

NON succede NULLA di GRAVE.

In particolare, se non versi il saldo.

Come detto, il SALDO è definitivo e quindi prima o poi lo devi pagare per forza. Ma rinviare il versamento NON costa poi così tanto.

L’ACCONTO, invece, essendo provvisorio, può teoricamente anche NON essere versato fino a che non faccio il conteggio ufficiale l’anno successivo. 

Anche in questo caso vale comunque la regola del “chi sbaglia, paga”. 

Se infatti NON versi acconti ma l’anno successivo risulta dai conteggi ufficiali che avresti dovuto farlo, ci sarà la solita multa + interessi a cui far fronte.

Cosa succede quindi se sbagli a programmare o DECIDI di NON versare nulla?

Qual è la punizione divina che ti toccherà subire per questa peccaminosa decisione?

Niente di che: semplicemente dovrai versare un pò di più!

Se ti farai fare un prospetto dal tuo consulente, vedrai subito che il costo di questo rinvio è di gran lunga più basso del costo che avresti a:

  • rimanere senza soldi;
  • andare in banca a chiedere la stessa cifra (in caso chiedi al commercialista di farti un confronto se nel tuo caso questo è vero o meno).

Come si fa questo versamento in ritardo?

Tecnicamente si chiama RAVVEDIMENTO OPEROSO.

Devi semplicemente chiedere al commercialista “Per favore calcolami il ravvedimento operoso del saldo e/o dell’acconto IRPEF/IRES/IRAP. Vorrei pagarlo il giorno gg/mm/aaaa. Grazie”.

Lui/lei ti preparerà il modello F24 con tutti i codici del caso e lo verserai senza nessun problema.

N.B. 

Per l’INPS NON è possibile fare il ravvedimento operoso. Ma basta versare la cifra e poi l’INPS ti manderà il conteggio di sanzioni ed interessi che, comunque, sono simili a quelli sulle tasse.

Tieni infine conto che, dovendo scegliere, è sempre meglio versare l’INPS perché questi versamenti si DEDUCONO dalle tasse! Quindi se possibile sempre pagare l’INPS e lasciare indietro, piuttosto, le tasse.

ATTENZIONE!

Se NON dovessi riuscire a versare il ravvedimento operoso entro il 30 settembre dell’anno in questione, può accadere che del tuo mancato pagamento si accorga l’Agenzia delle Entrate (perché riceve la tua dichiarazione dei redditi).

In realtà in concreto prima di febbraio/marzo dell’anno successivo è raro che accada, a meno che tu non abbia la sfortuna nera di un controllo.

In questo caso l’Agenzia delle Entrate ti invia una lettera (tecnicamente: avviso bonario), in cui ti applica una sanzione un po’ più alta (il 10% di quanto NON hai versato) + gli interessi MA, in compenso, ti dà AUTOMATICAMENTE la possibilità di rateizzare l’importo che ti chiede FINO A 2 ANNI (dipende dall’importo) con rate fisse da pagare ogni 3 mesi.

Praticamente un pagamento da fare entro il 16/06/2022 potrebbe essere pagato quasi fino a febbraio/marzo 2026, più di 3 anni dopo!

Senza dover fare file o presentare documenti, tutto on line!

Quindi se puoi, versa le tasse (soprattutto l’INPS), ma se al momento non ce la fai NON è una tragedia come spesso ti raccontano.

Se poi continuerai a studiare e applicare il Metodo BIUTOP, vedrete che NON avrai più di questi problemi e versare le tasse sarà come bere un bicchiere d’acqua fresca!”

Devi IMPARARE a gestire la tua impresa, in tutti gli aspetti.

Fino a quando deleghi senza conoscere, non riuscirai mai a riempire davvero il cassetto.

Non significa che devi saperne più del commercialista o fare il suo lavoro.

Ma significa che devi avere le BASI da imprenditrice che ti permettono di salvare il cassetto che hai riempito con così tanta fatica.

E sapere quali tasse sono da pagare per un centro estetico rientra tra queste basi.

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Stop alle disdette: come smettere di avere buchi nell’agenda appuntamenti dell’estetista

Le buche in agenda appuntamenti di un’estetista sono una triste normalità, un muro che molte sono costrette a scavalcare ogni giorno, ma non deve per forza essere così.

Leggi bene l’articolo che ho preparato oggi, che farà diventare queste seccature un ricordo lontano.

Partiamo subito con alcune allegre telefonate:

Pronto, buongiorno sono la signora Tal dei Tali e volevo avvisarvi che oggi ho avuto un contrattempo e non riesco proprio a venire mi spiace

Pronto sono la Luisa, volevo avvisare che oggi mio figlio deve fermarsi al dopo scuola e non riesco a passare perché devo andarlo a prendere mi spiace

Pronto sono l’appuntamento delle 14, volevo sapere se fosse possibile posticipare di una settimana o addirittura cancellare

…E, purtroppo, la telefonata è già un lusso!

Solitamente sono i tristissimi messaggi di WhatsApp (che arrivano anche al tuo cell diretto che le clienti NON dovrebbero avere!!) ad avvisare dell’imminente buca che si creerà in agenda.

Quando riesci a chiamarle telefonicamente (dopo averle rincorse per 20’) fanno anche finta di essersi completamente dimenticate, e questo accade solo con chi ha il coraggio di rispondere alle tue telefonate.

Ah, ma… davvero? Era oggi?! L’avevo segnato per domani, scusami tanto!!”

Che vuoi farci, la “cattiva educazione” c’è da che mondo è mondo.

Il punto infatti è un altro: che regole dai tu all’interno del tuo centro, e come decidi TU di educare i tuoi clienti. Così si gestisce l'agenda appuntamenti di un'estetista

Il problema principale infatti non sono loro, le clienti che scavano buche nella tua agenda, ma -ahimè- sei tu.

Sei tu nella misura in cui non dai regole e non le fai rispettare e permetti di farti trattare come una dilettante, invece che da professionista della bellezza quale sei.

Il punto chiave è: se una cliente ti dà buca come in uno degli esempi qui sopra, quali sono le conseguenze?

Se il fatto di disdire un appuntamento all’ultimo minuto o addirittura di non avvisare, non ha nessuna ripercussione, purtroppo alla maggior parte delle persone non passerà nemmeno per l’anticamera del cervello che sia un problema PER TE.

Ossia…

Nessuna conseguenza = me ne sbatto

E questo “me ne sbatto” è la classica condizione in cui le tue clienti si ritrovano nel momento in cui devono farti una chiamata o mandarti un messaggio per annullare un appuntamento.

La totale indifferenza.

È dura da digerire, soprattutto se pensi che alcune di loro le consideri pure “clienti affezionate”.

Ovviamente va distinta la gravità della situazione: una cliente che sono 4 anni che viene da te e non ha mai disdetto una sola volta, non ha lo stesso peso di chi si prendono tutta la libertà di annullare-spostare-riprogrammare appuntamenti, causandoti casini enormi soprattutto in momenti di agenda affollata.

Per non parlare di quelle che ti “mettono anche il muso” quando fai notare che la tua agenda non può cambiare dalla sera alla mattina in base alla luna con cui si alzano.

Eh ho capito, però ho un figlio piccolo/la mamma malata/il marito zoppo/il gatto orbo mica è colpa mia!!

A quel punto tu vorresti rispondere:

Giusto! Scusa! È vero! Io invece sono qui a non fare una mazza dalla mattina alla sera ed ho proprio bisogno di imprevisti ogni 5′ per movimentare un po’ le mie giornate!

Ma vista la tua educazione, ti mordi la lingua e lasci correre.

Rimane il fatto che queste siano robe da matti!

Non solo annullano l’appuntamento, ma se non le accontenti con il sorriso si inacidiscono come se fossi stata tu a fare un torto a loro.

Amica mia, qui la situazione è da risolvere definitivamente.

Devi sradicare per sempre questo problema e portare le tue clienti (tutte!) ad un livello di educazione diverso.

La tua agenda appuntamenti ha bisogno di te!

Come?

Partendo da un principio chiave: le clienti maleducate che disdicono/spostano/non avvisano, DEVONO PAGARTI l’appuntamento a prezzo pieno!

Inizia a mettere delle conseguenze e vedrai che inizieranno anche loro a farsi qualche scrupolo in più.

Guarda Marco, hai perfettamente ragione, io quando fanno così non le sopporto però in questo momento non posso permettermi di mandare a quel paese le clienti… Rischio di rimanere con l’agenda vuota

Davvero?

Bene, allora probabilmente per convincerti è necessario che io scopra tutte le carte facendoti vedere qual è il danno che ti crea REALMENTE una cliente che salta un appuntamento.

Voglio che comprendi esattamente cosa significa per l’agenda appuntamenti di un’estetista, in modo che la pianti una volta per tutte di farti prendere per il naso dalle tue clienti.

Ascoltami bene: ogni volta che ti salta un appuntamento in agenda, subisci 3 perdite finanziarie (1 visibile, 2 nascoste)

1) Perdi automaticamente l’incasso per quella prestazione fissata

Questo possiamo definirlo il danno diretto e visibile.

È ovvio che nel momento in cui una cliente cancella un appuntamento non riceverai il compenso. La prestazione è saltata, tu rimani con le mani in mano ed il cassetto piange.

Sintetizzando —> Appuntamento saltato = Cassetto vuoto

2) Se non riuscirai a coprire il buco creato dal mancato appuntamento, nel tempo in cui avresti dovuto operare starai perdendo soldi.

Probabilmente quando ti succede di perdere un appuntamento manchi di fare una valutazione fondamentale, ovvero che il tuo centro consuma soldi dal momento in cui alzi la serranda al momento in cui la abbassi.

Dipendenti, affitto, bollette, macchinari…

Questi costi sono sempre presenti nel tuo centro e nel momento in cui non riesci ad occupare uno spazio in agenda (che avresti potuto occupare) stai perdendo soldi.

3) Dal momento in cui avevi fissato appuntamento con questa persona, non hai potuto fissarlo con un altra.

In economia questo viene definito proprio “costo-opportunità”.

Ovvero un costo che devi sostenere per un opportunità persa.

Riassumendo

  • Perdi i soldi che avresti guadagnato dalla cliente che ha disdetto il trattamento
  • Perdi soldi che vengono inghiottiti dai costi della tua struttura
  • Perdi i soldi di chi sarebbe potuto venire quel giorno a quell’ora ma che hai dovuto rimandare a data da destinarsi perché non avevi posto

Ti faccio un esempio, giusto per renderti la cosa un pizzico più “reale”.

Prendiamo una cliente che per qualsiasi motivo decide di lasciarti a piedi senza preavviso e senza poter recuperare con un altro appuntamento equivalente.

Quella cliente in media ti costa tra i 120€ e i 160€.

Ora prova a pensare a cosa succede se ti danno picche in dieci durante un mese?
Il calcolo è presto fatto 160€ x 10 = 1.600€.

Ti evito il calcolo annuale giusto per non farti venire un colpo ma il senso è che:

Ogni volta che permetti ad una cliente di far saltare il suo appuntamento in agenda a costo zero…a te costerà 160€

Ora dimmi un po’, quante LV, quante Jimmy Choo, quanti weekend – cene – uscite con le amiche – con la famiglia hai perso negli ultimi anni per venire incontro alle tue clienti maleducate?

Il pensiero “Marco io però non posso permettermi di perdere una cliente” lo devi eliminare per sempre dal tuo cervello.

Se una cliente:

  • chiama all’ultimo minuto per spostare l’appuntamento;
  • non si presenta proprio all’appuntamento senza nemmeno avvisare;
  • si comporta come se gli fosse tutto dovuto;
  • arriva tardi e pretende nonostante il ritardo che le si dedichi tutto il tempo che era previsto per la prestazione;
  • fa perdere 160€ ogni volta che combina una delle cose qui sopra

Costa molto di più che avere l’agenda appuntamenti dell'estetista vuota!

Hai perfettamente ragione ma io seriamente se elimino anche solo un cliente non arrivo a fine mese!

Ecco, sta qui il problema!

In realtà non arrivi a fine mese proprio perché all’interno della tua struttura hai clienti di questo tipo.

Clienti NON target che oltre a farti perdere tempo ti bruciano soldi più velocemente di un inceneritore.

Clienti che a causa della loro maleducazione ti spostano appuntamenti scavandoti buche in agenda, facendoti rinunciare ad appuntamenti con clienti puntuali negli appuntamenti (e nei pagamenti, che non fa mai male).

Io posso anche capire la tua paura, ragazza mia, ma finché non ti metti in testa che questo tipo di persone sono VELENO per il tuo centro e che finché non le cacci o non le EDUCHI, non troverai l’antidoto.

Ora però inizia una sfida contro il tempo.

Faranno prima le tue attuali clienti ad affossarti con i loro comportamenti decisamente maleducati oppure riuscirai ad educarli per tempo salvando la tua attività da una fine piuttosto rovinosa?

Ok ok, Marco, mi hai convinto!! Ma da dove parto?!

Bene, così mi piaci.

Ora si inizia a ragionare.

Devi fare ESATTAMENTE quello che sto per dirti in modo tale da cominciare ad avere delle vere e proprie regole all’interno del tuo centro.

PASSO 1:
Decidi DAVVERO che vuoi cambiare le situazione e che non vuoi più avere buchi in agenda che non dipendono da te.

PASSO 2:
Fai una comunicazione e stampala su cartellone alla reception del centro con scritto —>

Al fine di potervi offrire un servizio di qualità sempre più elevata chiediamo ai gentili clienti di collaborare in caso di impossibilità a rispettare l’appuntamento fissato.

Esortiamo quindi a comunicare la disdetta dello stesso ALMENO 24h PRIMA dell’erogazione della prestazione.

Onde evitare a partire a partire dal gg-mese-anno, l’addebito del (50% o 100%) all’appuntamento successivo.

Inoltre vi comunichiamo che non potremo erogare il servizio prenotato in caso di ritardi superiori a 15min.

Daremo comunque possibilità di effettuare un trattamento alternativo.
Vi ringraziamo anticipatamente per la sicura comprensione e collaborazione.
Nome Centro estetico

PASSO 3:
Dai un mese di tempo e… fai rispettare il regolamento a tutti!

Ovviamente non ti chiedo di essere INFLESSIBILE da subito (quantomeno con chi non ha già dimostrato di essere estremamente recidivo).

Puoi concedere un “bonus” (uno solo!) a tutti per farli entrare nell’ottica di rispettare la parola data ma successivamente non dovrai concedere ulteriori sconti.

“Ma se poi mi abbandonano?”

Se ti abbandonano vuol dire che non sono assolutamente clienti target anzi, probabilmente sono clienti che sia nel lungo che nel breve periodo ti avrebbero creato problemi.

Lascia che vadano a diventare il problema di qualche altro centro estetico.

NON permettere mai che il tuo centro venga gestito anarchicamente dai tuoi clienti. Sii sempre una cortese, sorridente MA SEVERA padrona di casa!

La cliente che non segue le TUE regole, a partire dagli appuntamenti, sarà una cliente che:

– Non pagherà alle tue condizioni lasciandoti in balia di fornitori e spese che invece devi saldare con la stessa puntualità di un orologio svizzero

– Non acquisterà prodotti domiciliari, lasciando sempre il percorso all’inizio o a metà strada.

– Non seguirà i tuoi consigli non ottenendo nessun risultato visibile, che la porterà a lamentarsi con amici e parenti che in realtà la colpa è tua, che è il tuo metodo a non funzionare.

Sei sicura che vuoi davvero clienti così?
Io non credo.

Parti subito da queste semplici regole e decidi di dare valore alla tua professionalità in modo definitivo! 

L’agenda appuntamenti di ogni estetista del tuo team (e la tua) ti ringrazierà!

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Gestione centro estetico

Gestione centro estetico: la formula segreta per trasformarti da schiava a Regina della tua attività

Vuoi smettere di essere la “dipendente sfigata” del tuo centro?

Allora leggi attentamente questo articolo dedicato alla gestione del centro estetico!

Se sei titolare di un centro, ci sono attività mensili che conosci molto bene:

  • bollette da pagare che aumentano con il passare del tempo;
  • stipendi da pagare;
  • fornitori da saldare a cui non puoi più allungare il pagamento;
  • la banca che ti sta addosso;
  • dipendenti da seguire che non riescono a diventare autonome;
  • 12 ore di cabina;
  • il negozio da pulire.

…e questa è solo una piccola parte di tutte le cose che ti trovi a dover fare all’interno del tuo centro.

Tutto ruota intorno a te! Ed è inevitabile, se non conosci le giuste strategie di gestione del centro estetico

Sei a tutti gli effetti il motore principale che traina l’attività ma.. a che prezzo?

La prima domanda che faccio sempre alle miei allieve quando mi raccontano che stanno vivendo questo tipo di situazione è: “Perché lo fai?

E ricevo questa risposta: “Cosa ti devo dire…È il mio lavoro! Se non lo faccio io non lo fa nessuno. Sono io la titolare dell’attività!

Bene, ogni volta che ricevo questa risposta impazzisco!

Sì perché tutto quello che mi stai dicendo è totalmente sbagliato.

Lo ripeto perché forse non ho reso bene l’idea. 

Ogni singola parola della frase “È il mio lavoro! Se non lo faccio io non lo fa nessuno. Sono io la titolare dell’attività!”…È SBAGLIATA!

In questa affermazione ci sono 3 grossi problemi che devi assolutamente correggere sia nel tuo modo di pensare che nel tuo modo di fare impresa se vuoi cominciare ad avere il cassetto pieno e più ore libere per te.

Partiamo dal primo.

1) “È il mio lavoro”

Sei sicura che sia il tuo lavoro? Ti faccio una domanda per farti capire perché essere la trottola del tuo centro estetico NON è nella maniera più assoluta il tuo lavoro.

Hai aperto la tua attività per essere un imprenditrice oppure hai semplicemente “comprato” un posto di lavoro?

Quando ti sei messa in proprio volevi poter guadagnare di più uscendo dalla logica del lavoro in cabina o volevi poter continuare a fare il tuo lavoro da estetista semplicemente senza le rotture di pall…scatole della tua vecchia responsabile?

La risposta a questa domanda è fondamentale nel momento in cui ti identifica come “imprenditrice” oppure come “estetista”.

Nel primo caso mi spiace dirtelo ma stai sbagliando tutto.

Il tuo lavoro non è quello di stare 12 ore in cabina, piuttosto quello di studiare il marketing cercando di impostare la tua azienda in modo tale che produca guadagno per te e per le tue dipe.

Nel secondo caso hai tappato doppiamente, se volevi continuare a fare l’estetista con ritmi insostenibili ma con una Tito che non ti rompeva le scatole, ti sarebbe bastato cambiare centro estetico cercando una realtà più adatta a te (anche se ricordati: una Tito che non ti rompe è una Tito a cui non frega nulla né di te né della sua attività!).

Ho a cuore questo argomento perché spesso è proprio la sbagliata percezione che hai della tua figura all’interno della tua attività che ti porta a non ottenere ciò che più desideri: cassetto pieno e ore libere per te.

2) “Se non lo faccio io non lo fa nessuno”

Allora anche qui possiamo tocco un tasto dolente, quindi cercherò di essere delicato!

Diciamo che il “Se non lo faccio io non lo fa nessuno” è un problema che può essere legato a due aspetti della tua azienda:

A) Sei l’unica che lavora all’interno del tuo negozio.

Diciamo che questo è l’unico caso per cui per forza di cose se le cose non le fai tu non le possono fare altri..sei sola!

Ovviamente se non sei tu a farti il mazzo in quattro difficilmente qualcuno lo farà per te.

Se non pulisci a terra la vedo dura che scopa e paletta prendano vita cominciando a pulire tutto. Insomma non sei la bella addormentata nel bosco con 3 fatine a disposizione.

B) Hai abituato male le tue dipe o, peggio, non ti fidi di loro.

Posso tranquillamente dire che più della metà delle titolari non ha nessun tipo di fiducia nel proprio personale.

Come faccio a saperlo? 

Proprio per quello che mi stai dicendo, ovvero che tutto gira intorno a te.

Questo vuol dire che non riesci a delegare in maniera “rigida” alcune attività che potrebbero benissimo fare le tue dipendenti.

Se non lo fai vuol dire che non ti fidi di loro, oppure sai che non sono abbastanza sveglie per poter fare quel tipo di attività.

Questo dovrebbe farti riflettere. Vuoi davvero all’interno del tuo centro personale che non riesce in nessun modo ad essere autonomo o di supporto?

3) “Sono io la titolare dell’attività”

Ok, sto per scoperchiare il vaso di Pandora e ti piomberà addosso una valanga di me..cacca. Quindi prima di continuare a leggere, prendi un ombrello e copriti per bene.

Ho alcune premesse da farti prima di spiegarti come mai NON sei la titolare del tuo centro (anche se credi di esserlo).

Partiamo dalla base, dalla definizione di titolare che possiamo facilmente distinguere in due figure:

  • Titolare operativo
  • Titolare investitore

Il titolare operativo non è altro che una persona con dei compiti appunto operativi all’interno dell’attività.

Quindi una figura che ha dei compiti, delle attività, degli obiettivi da raggiungere, che deve organizzare il personale, i fornitori, gli ordini…

Insomma il titolare che lavora a tutti gli effetti nell’attività e si occupa della gestione del centro estetico.

Il titolare investitore invece non opera in nessun modo all’interno dell’attività. Diciamo che banalmente è la persona che ci mette i soldi e basta.

L’unica cosa che fa è controllare periodicamente se il suo investimento sta fruttando bene e quindi se gli sta facendo guadagnare qualcosa oppure se non sta fruttando nulla o, peggio, se ci sta perdendo soldi.

Bene.

Fatta questa distinzione credo che tu faccia parte del primo gruppo. 

Anzi, mi correggo, SONO SICURO che tu faccia parte del primo gruppo, proprio per le premesse che mi hai fatto inizialmente.

Anche qui sei in buona compagnia, non preoccuparti. 

Nella mia vita penso di aver conosciuto pochissimi titolari investitori, anzi praticamente nessuno nel nostro campo.

In molti lo sono diventati dopo aver frequentato i miei corsi, ma questa è un altra storia.

Il punto è che tu sei una titolare operatrice con tutte le RESPONSABILITÀ e gli SVANTAGGI della tua posizione e nessun beneficio.

Mi spiego meglio.

Come ci siamo detti prima un titolare ha tutta una serie di mansioni da svolgere:

  • Organizzare il proprio lavoro all’interno del centro;
  • Gestire le problematiche di negozio;
  • Gestire i fornitori;
  • Organizzare il lavoro delle proprie dipendenti;
  • Avere a che fare con le banche;
  • Organizzare gli appuntamenti.

Nel tuo caso, sono sicuro che oltre a tutto questo ci siano un mare di attività che fai extra e di cui non dovresti occuparti (non sto a elencarle ancora, sono quelle che ci siamo detto all’inizio).

Bene, a fronte di questo cosa c’è?

“Il sorriso di una cliente soddisfatta”.

Ok, gesto nobile da parte tua, ma i sorrisi delle tue clienti soddisfatte ti pagano le bollette della luce a casa?

No, perché appena lo accettano come moneta di scambio fammelo sapere subito, che con 5 figli sono pronto ad ammazzarmi dalle risate ogni fine mese.

Te lo dico io qual è mediamente il compenso di una titolare dopo 14 ore di lavoro 5/6 giorni su 7 ogni mese:

Quello che avanza nel cassetto. È questo che accade quando non sia gestire un centro estetico

Ora devi essere sincera con te stessa. Quando è stata l’ultima volta che hai preso per più di 3 mesi di fila uno “stipendio” fisso dalla tua attività?

Hai letto bene UNO STIPENDIO ovvero quello che dovresti guadagnare per il lavoro che fai, che è diverso dal concetto di UTILE ovvero quello che guadagni per le tue capacità imprenditoriali.

Te lo dico in modo estremamente grezzo, così sono sicuro che il concetto passi in maniera chiara e cristallina:

  • Stipendio = Soldi che prendi perché ti spacchi la schiena in cabina 10 ore al giorno;
  • Utile = Quello che avanza una volta che hai pagato tutti gli stipendi e tolto le spese del negozio.

Mentre lo stipendio dipende proprio da quanto tempo impieghi operativamente nel tuo centro, l’utile dipende da quanto sei brava ad aumentare le vendite e i guadagni grazie al tuo marketing.

Ah e se stai pensando “Sì io lo prendo lo stipendio” voglio ricordarti che lo stipendio:

  • non è pagare le tue spese direttamente dal conto corrente aziendale;
  • non è “cosa è avanzato oggi? Ok me lo prendo”;
  • non è lavorare “gratis” per il tuo centro.

Sono i soldi che prendi indipendentemente da quanto rimane all’interno del cassetto a fine mese.

Tutto questo per farti capire che se sei la titolare ma non ti prendi lo stipendio e quando lo prendi non è nemmeno regolare e non sai nemmeno quando lo prenderai:

Allora sei titolare DI COSA??

Non sei una titolare ma una DIPENDENTE sfigata del tuo centro!

Sfigata perché oltre ad avere tutte le responsabilità del titolare, lo fai a costo zero! 

Direi che è arrivato il momento di cominciare a prenderti ciò che è tuo di diritto.

Quindi prima di ragionare il termini di utile devi cominciare a ragionare il termini di stipendio preciso e regolare tutti i mesi.

Bene, ora che hai capito che anche tu di aver tutto il sacrosanto diritto si guadagnare dal tuo centro ti spiego con un esempio come fare. Leggi tutto attentamente, ci sono dei passaggi delicati che dovrai rispettare per non fare un disastro.

Primo errore da evitare: passare da 0 a 1.500€ al mese di stipendio o da 800€ a 3.000€ al mese

È evidente che passare da una situazione in cui nelle spese non calcolavi minimamente il tuo stipendio alla situazione in cui lo calcoli di un importo che ha un certo “peso” non è facile.

Prima di tutto devi capire qual è lo stipendio adatto al lavoro che fai all’interno del tuo centro.

Per deciderlo prova ad immaginare quale potrebbe essere lo stipendio che daresti ad una persona per fare tutto quello che fai operativamente nella tua attività.

Scrivilo su un foglio…Scritto?

Ok, se ad occhio vedi che questa cifra non è sostenibile da subito dividila e fissati degli obbiettivi con scatti ogni 3 mesi.

Es: 2.500€

Gennaio a Marzo il tuo stipendio sarà 1.000€

Da Aprile a Giugno se raggiungerai l’obiettivo di vendite del negozio il tuo stipendio sarà di 1.500€

Luglio a Settembre incrementando ulteriormente le vendite del negozio lo stipendio sarà di 2.000€

E così via.

Finché non raggiungi una stabilità adeguata tra entrate e uscite che ti permetta di aumentare il tuo stipendio, non aumentarlo. MA è estremamente importante che una volta raggiunta una determinata cifra, quella rimanga.

Non deve essere un “contentino” che ti concedi quando capita, deve essere un vero e proprio stipendio che da lavoratrice quale sei percepisci ogni mese.

Mi raccomando fai le cose seguendo un senso logico.

Se fino ad oggi all’interno del tuo centro hai “prodotto” quanto bastava giusto per coprire le spese ed avere un briciolo di utile devi assolutamente cominciare a studiare marketing per aumentare le tue entrate.

Più produci – Più incassi – Più il tuo stipendio potrà essere alto al di fuori dell’utile

Viceversa per usare un modo di dire “non puoi cavare il sangue dalle rape”

Lavora su questi aspetti e comincia a guadagnare come una vera titolare. Essere la “sfigata” del tuo centro dovrà solo essere un brutto ricordo, ora che conosci la formula segreta di gestione del centro estetico

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Nuovo centro estetico

Inaugurazione centro estetico: la strategia in 4 punti per partire con il piede giusto

Quando si parla di inaugurazione di un centro estetico, alla maggioranza delle titolari vengono in mente le solite idee come organizzare un aperitivo, un open day o un’estrazione di trattamenti omaggio.

Bene, sappi che questi sono i modi più veloci per chiudere bottega nel giro di pochi mesi.

Per tua fortuna, adesso stai leggendo questo articolo e stai per scoprire come evitarlo, applicando una strategia in 4 punti che riempirà la tua agenda e il tuo cassetto fin dal giorno 1.

Vedi, ultimamente mi sono trovato spesso a dover mettere sul “chi va là” parecchie allieve per quanto riguarda le strategie da seguire durante l’inaugurazione o la re-inaugurazione di un centro.

Mi è sempre piaciuta la filosofia del “chi ben comincia è a metà dell’opera”.

E il fatto che prima di lanciare un nuovo business o una nuova collaborazione (o un nuovo istituto) devo preparare ogni cosa nei minimi dettagli, ne è la conferma.

Negli anni ho assistito ad ogni tipo di inaugurazione per quanto riguarda i centri estetici.

I lanci in grande stile, quelli che sono finiti in televisione, quelli pomposi a cui hanno partecipato VIP e soubrette ma anche i lanci anonimi, quelli fatti con patatine, bicchieri di carta e tuo cugggino alla console a suonare musica neomelodica.

Posso dire non solo di essermi fatto un idea, ma di aver nella pratica capito quali sono i punti deboli di un evento importante come un inaugurazione, da quelli grossolani che sono sotto agli occhi di tutti a quelli meno evidenti.

Il fatto è questo.

Io ho una cosa che tu NON hai ed è per questo che ogni mia inaugurazione studiata nei minimi dettagli si trasforma in una giornata stampa-soldi e strappa-appuntamenti.

Sto parlando della mia esperienza.

Indubbiamente sei una bravissima estetista con 5-10-20 magari anche 30 anni di lavoro alle spalle ma quello che io ho in questo momento in più di te sono centinaia e centinata di casistiche rispetto a nuove aperture.

Casistiche che insieme al mio staff ho studiato per poter ideare la formula perfetta da applicare ad un qualsiasi evento di inaugurazione. (Centri estetici ovviamente, se sei qui e stai aprendo un bar hai sbagliato posto)

Una delle tante cosa che faccio durante i miei corsi è spiegare alle mie allieve quali siano i fattori più importanti su cui lavorare prima e durante l’inaugurazione guidandole passo passo nella costruzione di una strategia vincente per il centro e la sua inaugurazione.

Faccio questo perché negli anni mi sono reso conto che ci sono tutta una serie di “false credenze” che girano intorno a questa giornata, credenze che sono riconducibili al carattere della tito che sta avviando l’attività.

Posso riassumertele così:

– La tito snob: la tito snob solitamente inaugura il suo centro cercando di fare le cose in maniera vistosa e per l’appunto “snob”
Catering, fiocchetti rosa, regali per i presenti e lei che si aggira come una diva cercando le attenzioni di tutti.

– La tito minimal: la tito minimal solitamente inaugura il suo centro cercando di fare le cose all’opposto della tito snob.
Patatine e aperol spritz acquistati al discount perché tanto ci saranno solo amici e parenti quindi meglio risparmiare.

– La tito megalomane: la tito megalomane fa le stesse cose della tito snob ma in maniera molto più plateale.
Invita qualche “vip del paese” a partecipare all’evento, la tv locale per farsi fare un intervista, il catering del miglior ristorante in zona, regali, trattamenti omaggio e chi può ne ha più ne metta.

– La tito “ne carne ne pesce”: questa tipologia di tito è una via di mezzo tra la snob e la minimal.
Nessuna inaugurazione eclatante ma nemmeno una cosa triste da sotterrarsi 1 metro sotto terra. Diciamo che ha un idea più o meno precisa di cosa dovrà fare e cerca di farlo al meglio.

Cos’è quello? Un sorriso…aahhhh beccata… scherzi a parte adesso arrivo al punto.

Ognuno di questi profili è accomunato da una caratteristica. Un punto debole che indipendentemente da quanto budget decidi di dedicare a questa giornata porterà al suo totale fallimento.

Sto parlando del marketing.

Torniamo seri un attimo.

Negli anni ho visto alcune inaugurazioni di centro estetico così disastrose da non poterci credere.

Centri estetici che per aprire preventivavano budget di 70-80mila o 150-200 ti sembrerà una follia, ma ho visto anche da 400 mila euro.

Gli stessi centri che dopo qualche mese venivano a piangere alla mia porta perché (nonostante la spesa titanica) non avevano clienti e la banca se li stava mangiando.

La mia domanda era sempre la stessa:

“Si ma scusa, ok hai speso 150.000€ per inaugurare il centro e dimmi un po’.. Quanto hai messo a budget per il marketing??”

<<.. Il cosa? emmm chi?>>

Il problema, cara la mia tito, è questo. Devi ficcarti bene in testa che:

L’inaugurazione del centro estetico è un momento fondamentale per la vita della tua attività.

Stai per comunicare al mondo CHI SEI e sopratutto COSA FAI (in cosa sei specializzata) senza contare che farai i primi importanti incassi che dovrai poi in maniera molto saggia reinvestire.

Quindi se ti è passata nel cervello anche solo per un nanosecondo l’idea malsana che “no vabbè io l’inaugurazione non la faccio, è uno spreco di soldi” levatela subito dalla testa.

Ora come ogni cosa, anche e soprattutto l’inaugurazione del centro estetico va fatta con un senso.

Nel 90% dei casi quello che manca a tutti i centri che stanno per aprire è proprio una strategia di marketing.

Solitamente le domande che ti fai mentre prepari il tuo “giorno speciale” sono:

  • cosa regalare?
  • catering sì? Catering no
  • lotteria sì? Lotteria no?

Ecco, queste sono le domande sbagliate!!!

Devi chiederti:

  • quanto voglio guadagnare da questa giornata?
  • come farò a raccogliere i dati dei presenti?
  • gli omaggi che regalerò durante la giornata mi permettono di sviluppare il cliente su un percorso di vendita futura?
  • sto comunicando la mia differenziazione nella maniera corretta?
  • ho preparato un offerta speciale da fare ai presenti proprio durante l’inaugurazione del centro estetico?
  • come posso fare ad attirare più clienti target possibili all’interno della mia attività quel giorno?

Adesso lo puoi vedere coi tuoi occhi.

Quando ti fai le domande giuste.. la lotteria, il catering, i regali, i vip, lo spritz, le patatine, i bicchieri di carta e tuo cugggino, tutto perde di importanza e cominci a riflettere sulle cose VERAMENTE importanti.

La strategia che dovrai applicare per poter inaugurare al meglio il tuo centro e spiegata in maniera esaustiva all’interno del mio libro “Vendere in Estetica”.

Essendo che ho dedicato un intero capitolo a questo evento ti riassumo qui brevemente i 4 punti principali della strategia che dovrai applicare per l’inaugurazione del tuo centro estetico.

1) Definizione di un obiettivo di incasso di giornata

Definisci un obiettivo realistico di incasso di giornata, non devi fermarti a pensare “mi bastano i soldi per recuperare le spese” cerca sempre di puntare un po’ più su.

In concreto prendi l’ipotetico incasso di una giornata di un centro estetico e moltiplicalo x5.

Se non hai nessuna idea di quanto incassa un centro estetico in una zona come può essere la tua vuol dire che non hai fatto i compiti a casa quindi cerca di scoprirlo il prima possibile.

2) Definizione di una strategia per vendere sia sul lungo periodo che il giorno stesso (per incassare immediatamente) dei pacchetti legati all’inaugurazione

Sarà fondamentale strutturare un insieme di buoni omaggio e offerte che ti permettano di incassare:

  • subito;
  • nella settimana successiva all’inaugurazione del centro;
  • nelle 3 settimane successive all’inaugurazione.

Quindi prenditi del tempo, piuttosto ritarda il giorno che avevi fissato, ma studiati una strategia che porti soldi in maniera continua nel tuo cassetto da subito.

I primi incassi sono fondamentali per non affondare!!

3) Condividere con lo staff gli obbiettivi e formare adeguatamente lo staff

Spendo due parole in più su questo punto perché è uno di quelli che viene troppo spesso preso sotto gamba.

Formare il tuo staff adeguatamente non vuol dire: fare una riunione in cerchio come se foste un gruppo spiritico in cui vi caricate a vicenda dicendovi l’un l’altro

“NOI SIAMO I MIGLIORI NOI! Oggi dobbiamo spaccare!!”

Sicuramente lo staff va motivato ma quando parlo di FORMARE intendo che ogni persona del tuo staff dovrà essere perfettamente allineata alle altre.

Protocolli standard. Comportarsi tutti nello stesso modo con i clienti, fare a tutti le stesse domande, proporre pacchetti diversi con un protocollo ben definito

– Il pacchetto A si vende così
– Il pacchetto B si vende così

E così via.

MI RACCOMANDO!! Questi eventi solitamente finiscono “in merda” proprio perché ognuno fa quello che gli pare o a modo suo!!

4) Definire come pubblicizzerai l’evento

I canali sono tanti e puoi anche usarli tutti.

  • Via Web: Facebook – Google e compagnia varia;
  • Per comarketing: ovvero collaborare con altre attività della zona per promuoversi reciprocamente, alla grezza “io faccio un favore a te tu lo fai a me”;
  • Tramite cartelloni pubblicitari o annunci sul giornale;

Non sto dicendo che devi finire sul corriere della sera.

L’ideale sarebbe poter avere un piccolo spazio su un editoriale locale o addirittura invitare all’evento uno dei giornalisti per la rubrica “cosa succede in città”

Ricorda..ogni cosa deve essere concatenata.

Es1: Non puoi pensare di definire un obiettivo di incasso e poi non preparare delle offerte ad oc da proporre durante la giornata e con scadenza IN GIORNATA.

E’ fondamentale che tutto ciò che proporrai (a delle condizioni esclusive) abbia come termine ultimo di acquisto la fine dell’evento. NIENTE SCONTI con nessuno.

Se non acquistano subito potranno acquistare a prezzo pieno.

Ne va della tua serietà e della tua credibilità verso chi acquisterà proprio quel giorno.

Es2: Non puoi proporre dei trattamenti in omaggio o in sconto senza aver prima riflettuto attentamente su quali possono essere quelli che porteranno il cliente a tornare per spendere continuamente nel tuo centro.

NB
Ricordati che ci sarà sempre (anche se avrai fatto un super lavoro di comunicazione verso i clienti target) chi:

  • viene al tuo evento
  • si prende l’omaggio
  • consuma l’omaggio
  • non torna più da te

Nonostante tu abbia fatto tutto nella maniera più perfetta.

Quindi non preoccuparti. Se avrai organizzato alla perfezione la giornata quelli saranno solo un piccolo danno collaterale di cui nemmeno ti accorgerai.

Una volta dicevo che “il mantra” delle imprenditrici che si rifiutano di organizzarsi e spendere soldi per la propria formazione è

“Apri, spera, prega e…chiudi”

Ecco se seguirai la strategia che ti ho appena indicato puoi star certa che il tuo mantra sarà

“Preparati, apri, incassa e… continua ad incassare sempre più”

Ti garantisco che quando il cassetto è pieno il mondo sembrerà molto più bello 

E adesso vai e fai un inaugurazione del tuo centro estetico che i tuoi ospiti possano ricordare per tutta la vita, un inaugurazione di cui potranno vantarsi insieme ai loro amici.