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Gestione centro estetico

Le 5 strategie gestionali per centri estetici che faranno esplodere i tuoi incassi

Voglio prendere però spunto da una delle tante analisi che facciamo sull’andamento dei nostri clienti del Master per farti dare una “sbirciatina” alle strategie gestionali per centri estetici che le tue colleghe stanno applicando e che rendono possibili incassi straordinari (diverse decine di migliaia di euro ogni singolo mese).

Prima di condividerle con te, voglio farti una domanda e raccontarti una storia vera.

La domanda è questa:

Hai speso migliaia di euro in corsi di metodiche, hai sottratto decine di week-end alla famiglia o ai tuoi interessi, hai percorso centinaia di chilometri in tutta Italia...perché???

Quando qualche tempo fa ho fatto questa domanda a mia moglie Cristina, estetista come te e da più di 25 anni, la risposta che ho ricevuto a dire la verità me l’aspettavo.

Amo il mio lavoro ed i miei clienti. Voglio dare un servizio e dei risultati eccellenti. Voglio distinguermi dalla concorrenza.”

Sono convinto che più o meno sono le stesse motivazioni che spingono anche te, ho indovinato?

Purtroppo c’è un “però”.

E questo “però” voglio spiegartelo raccontandoti la storia di una tua collega che chiamerò, per semplicità, Valentina.

Valentina è estetista da sempre.

Ha iniziato ad appassionarsi di estetica fin da ragazzina e ha fatto di tutto per frequentare la scuola di estetica e diventare operatrice.

Anche per questo motivo frequenta i corsi di massaggio e di trattamenti tutte le volte che ne ha la possibilità, con l’obiettivo di diventare una professionista eccellente.

Dopo qualche anno da dipendente, decide di fare il grande passo: aprire la propria attività.

Certo gli investimenti sono tanti, ma con l’esperienza acquisita e con la visione del lavoro che l’ha sempre contraddistinta, è convinta di farcela.

Decide di investire in un paio di apparecchiature per dare risultati nell’anti-age e nella cellulite e, ovviamente, inizia a frequentare tutti i corsi possibili di metodiche, tecniche di massaggio e metodologie estetiche.

Le clienti devono avere il meglio!

La Vale – come la chiamano le client – diventa una bravissima professionista: le clienti sono disposte ad aspettare giorni per fare i trattamenti con lei.

La riempiono di complimenti.

Le giurano fedeltà e le fanno passaparola.

Dopo qualche tempo, però, nonostante il successo personale, la Vale non è soddisfatta di ciò che sta ottenendo:

  • le clienti cercano solo lei per alcuni trattamenti: la dipendente del centro che la Vale aveva assunto dopo qualche mese dall’apertura non è produttiva come lei si aspettava.
  • Vale lavora 12-13 ore in cabina e non riesce a gestire tutto durante le ore lavorative: i conti, il commercialista, le banche vengono gestite nel dopo lavoro o nei giorni liberi.
  • Nonostante il grande impegno, il centro non riesce ad andare oltre un certo incasso.
  • Quando Vale si deve assentare per qualche giorno – a volte per qualche ora – l’incasso cala e le clienti nuove non vengono sviluppate.
  • Per vendere pacchetti viso o corpo di importo elevato, il riferimento del centro è lei: se La Vale non c’è o è impegnata,  la vendita semplicemente non si fa.

Qualcosa ti suona familiare?

Se ti sei ritrovata in uno o più dei problemi della Vale, il motivo è solo uno:

sei TROPPO estetista e POCO imprenditrice.

Non conosci le “regole del gioco” del mercato attuale, ossia ciò che ti fa guadagnare davvero con il tuo centro estetico.

Ed eccoci arrivati quindi alle cinque strategie gestionali per centri estetici che riempiono il cassetto ogni singolo mese.

TUTTI i centri estetici dovrebbero applicare quanto ti sto per spiegare, anche se non seguono i nostri programmi formativi!

Sei pronta?

Cominciamo!

1. Lavora con un obiettivo di utile definito

L’utile è quello che avanza dopo le spese” è davvero un’assurdità promossa da chi utili non ne fa.

Se vuoi fare utili, devi definirli.

Hai programmato l’utile dei prossimi 12 mesi?

Quanto vuoi che ti avanzi – al netto delle tasse – su base mensile?

Devi definirlo, altrimenti non potrai inserirlo nel tuo piano di obiettivi.

Definire gli utili chiaramente è ciò che porta a farli.

Ricorda, gli utili oggi non si fanno passivamente: vanno definiti.

2) Stabilisci degli obiettivi chiari su base mensile

Devi partire ad inizio mese con un obiettivo di incasso preciso in EURO che deve comprendere, come ti ho appena spiegato, anche una quota di utile.

Fai il conto delle spese reali del mese (non la media, bensì quello che realmente pagherai).

Aggiungi la quota del tuo stipendio.

Aggiungi la proiezione delle tasse e dei tributi in genere.

Aggiungi la quota di utile che hai definito.

Questo è l’obiettivo di incasso che devi raggiungere.

Lo devi avere presente, deve essere il tuo primo pensiero del mese.

No obiettivi chiari, no utili!

3) Coinvolgi il tuo staff

Devi parlare al tuo staff chiaramente di cifre e di incasso.

Ma davvero sei ancora un titolare che ha paura che i propri collaboratori ti facciano i conti in tasca?

Certo che te li fanno! È normale che sia così!

Ma… sono anche informati delle spese che hai?

Se vuoi responsabilità, devi dare informazione.

Se vuoi che aiuto dal tuo staff, devi coinvolgerlo.

Condividi i tuoi obiettivi, parla della cifra che il centro deve raggiungere questo mese.

Assegna un premio al raggiungimento dell’utile e non sulla base delle vendite individuali.

Il 10% sulle vendite prodotti non motiva nessuno e a te non serve.

Riconosci un premio più alto, MA al raggiungimento di un obiettivo di gruppo.

Oggi gli utili si fanno solo lavorando in squadra.

4) Sviluppa la spesa del tuo cliente

Hai un metodo chiaro, efficace e condiviso con il tuo staff per portare un cliente dal “baffetto & sopracciglia” al trattamento viso?

Dalla cera al trattamento corpo?

Sai esattamente come portare il tuo cliente ad acquistare regolarmente prodotti di autocura domiciliare da te in quantità stratosferiche?

Sai proporre “pacchetti” e sai farteli pagare in anticipo edin un’unica soluzione?

Chi oggi fa utile, ha imparato un metodo passo passo per ognuna di queste cose e sta sviluppando costantemente la spesa dei suoi clienti.

Se continui a fare dalla mattina alla sera solo servizi base e continui ad avere solo clienti che ti chiedono sconti, utili non ne farai mai.

5) Organizza il tuo centro al TOP

Per aumentare i tuoi guadagni devi:

  • poter fare la “titolare” e non la “fac-totum”
  • avere l’agenda ottimizzata
  • avere qualcuno che ti aiuta nella contabilità del centro
  • tenere un contatto costante con la banca dati
  • rispondere al telefono senza interrompere il trattamento…

Questo lo puoi fare solo con una receptionist formata come Coordinatrice all’interno del centro.

TUTTE le colleghe che hanno fatto incassi straordinari e che guadagnano davvero con la loro azienda hanno inserito o stanno formando una Coordinatrice all’interno del centro… sarà un caso?

E tu? Quali di queste strategie gestionali per centri estetici stai facendo oggi?

Fai il tuo check e inizia a impostare la tua azienda in modo tale che faccia utili!

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Marketing

Prezzi centro estetico: come vincere la paura del prezzo e creare ricchezza per il tuo centro

Vado dritto per dritto: devi assolutamente vincere la paura dei prezzi da fare nel tuo centro estetico e iniziare a creare ricchezza per la tua attività.

Calati per un attimo in questa scena: hai finito il trattamento e la cliente è contenta e rilassata.

Ti dirò di più, hai organizzato bene l’agenda e quindi hai spazio per trattenerti
con lei e parlare del mantenimento e del programma di trattamenti successivo.

La cliente è predisposta e la vendita è proprio lì a due passi…

Ma ecco che arriva lei, la domanda inevitabile, quella che temi di più:

“Bello! Però…quanto costa???”

A questo punto fermiamoci un attimo e facciamo la prova “paura del prezzo del centro estetico”.

Tu come rispondi alla cliente in queste situazioni?

Leggi le 3 opzioni e sii sincera:

A) Ti blocchi, e -quasi in imbarazzo- le sussurri il prezo?

B) Prendi tempo dicendo: vado a controllare/ne parlo con…/ altre scuse del genere?

C) La fissi dritta negli occhi e le scandisci il prezzo sorridendo?

Se hai risposto A o B è molto probabile che il prezzo per te sia un problema.

E che dopo averlo esposto al cliente, la risposta che ricevi è spesso quella più odiata: “ah bene… ci penso!

No, non è la tua cliente che ha “fiutato” come un predatore la tua paura.

Quello che è successo è che molto probabilmente sei tu che hai sbandierato ai 4 venti
la tua “strizza di essere cara” e il cliente si è semplicemente adeguato.

Ti sto dicendo che, quando hai paura di essere troppo cara e di avere prezzi troppo alti, inevitabilmente compi delle azioni di marketing sbagliate che comunicano all’esterno:

  • ho paura di perdere clienti
  • ho paura dei concorrenti
  • me la faccio sotto dalla crisi

Mi spiego meglio.

SE fai promozioni TUTTI I MESI “sbragando” continuamente su prezzo ed omaggi.

SE fai continui sconti su tutto, oltretutto accompagnandole con iniziative tristissime tipo:

  • L’angolo dei prodotti in offerta…
  • Locandine con una sfilza di trattamenti ribassati SOLO per questo mese
    (ma il mese dopo è ancora fuori)
  • “Pacchetto” last minute con il 50% di sconto
  • Saldi e “fuori tutto”

SE per paura della “crisi” e della concorrenza continui ad avere servizi a listino senza marginalità…

…Quello che in realtà stai urlando al mercato è:

Ho paura di avere il centro vuoto! Ho paura che i clienti non spendano da me! Ho paura che se vendo ai prezzi che vorrei il cliente mi dà picche!

Ed è quindi normale avere clienti che si avvicinano a te solo per le offerte o per gli sconti: sei tu che le stai educando così.

Il “ci penso” o il “costa troppo” non sono la tua paura che si è materializzata, ma sono semplicemente il normale effetto della tua gestione e di come ti stai presentando al mercato.

Certo, il “come” proponi il trattamento, cioè la “sequenza di vendita” che utilizzi incide molto sul fatto che il cliente sia concentrato o meno sul prezzo e che ti faccia l’obiezione del “ci penso”.

Durante i miei corsi avanzati insegno sempre, parola per parola, come vendere trattamenti ad alta resa a clienti che fanno solo servizi di estetica base, stroncando a monte qualsiasi obiezione del tipo “costa troppo”, “ci penso” o “ne devo parlare con”…

Ma PRIMA di questo “pezzo”, devi iniziare da un passo basilare.

Impostare il tuo centro estetico perché produca RICCHEZZA. Solo così ti passerà la paura dei prezzi del tuo centro estetico.

Se continui ad avere paura del prezzo, questo non si realizzerà mai.

Per fare utili, per produrre ricchezza, devi organizzare il tuo centro in modo da avere marginalità dai tuoi servizi e da sviluppare costantemente la spesa del tuo cliente.

Ti prego, fregatene della paura e parla del prezzo con sicurezza ed orgoglio.

È il tuo cliente che ha un problema da risolvere, non tu.

Tu sei quella che deve essere pagata per risolverlo.

I commercianti della tua zona sono in crisi e si fanno pagare dilazionati?

Fanno sconti su sconti?

Hanno la sindrome da gruppòn?

Sbattitene.

Fornisci valore e fatti pagare.

Il tuo centro deve fare utili,

La tua attività deve guadagnare.

TU devi guadagnare, e anche TANTO.

Semplicemente… te lo meriti.

E al diavolo la paura dei prezzi del centro estetico.

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Marketing Tecnica in cabina

Questi sono i servizi estetici che NON devi ASSOLUTAMENTE fare nel tuo centro estetico

Uno dei problemi principali dei centri estetici che non fanno gli utili che dovrebbero,
è quasi sempre lo stesso e riguarda i servizi estetici offerti.

In 20 anni ho visto centinaia di titolari con un bellissimo centro e con enorme preparazione, buttare letteralmente al vento un sacco di soldi che sarebbero potuti tranquillamente entrare nelle loro tasche.

Titolari che – oltre a lavorare spesso anche direttamente in cabina o alla reception
– nonostante lavorano tanto non fanno i margini che dovrebbero.

I clienti girano nel centro ma… gli utili no.

L’agenda spesso è piena ma il cassetto piange.

Ci sono periodi d’oro alternati a periodi di desolazione.

Ogni volta che gli incassi scendono arrivano anche altri pensieri ricorrenti:

  • non ho abbastanza clienti
  • alla fine vendo sempre alle stesse
  • una volta che queste mi hanno comprato l’abbonamento cosa faccio il mese prossimo?

E via così.

Sai di cosa sto parlando, vero?

La cosa grave è che tutta questa emotività si trasforma poi in ulteriori errori di marketing e di gestione.

È questa paura che alimenta l’acquisto di una nuova apparecchiatura o della nuovissima linea di prodotti: già… per vendere nuovi pacchetti e attirare clienti nuovi hai bisogno
assolutamente della novità!

È questo timore che ti porta a “sbragare” i prezzi in promozioni folli che ti fanno erogare
servizi estetici in rimessa.

Sono queste le paure che ti fanno reagire emotivamente e non ti fanno risolvere la CAUSA a monte dei problemi di:

  • poca clientela che spende
  • agenda piena-cassetto vuoto
  • lavoro “altalenante” con periodi full e periodi da taglio vene

Buona parte delle cause di questi problemi si risolvono con un lavoro a MONTE di POSIZIONAMENTO del centro.

Nel marketing si intende per posizionamento il “posto” che il tuo prodotto, servizio, negozio, marchio ha nella testa del potenziale cliente.

Un marchio è ben posizionato quando viene preferito rispetto alla concorrenza e diventa la “prima scelta” per il consumatore.

Se ti parlo di bevande gassate, che bibita ti viene in mente?

Probabilmente hai risposto Coca-Cola, che infatti si è “posizionata” nel corso degli anni come prima scelta nelle bibite analcoliche gasate.

Segue Pepsi…

Se pensi ad una macchina sportiva “da ricchi”? Ferrari? E poi? Lamborghini?

Energy Drink? Redbull e subito dopo Monster.

Smartphone da “fighi”? Iphone della Apple…

La borsa di lusso che fa “status”? Louis V.

Solo per farti alcuni esempi di aziende molto conosciute che hanno occupato un posto preciso nella mente del consumatore facendosi preferire rispetto ad altre.

Qual è il tratto in comune di ognuno di questi brand e come si può applicare anche al tuo centro?

Il tratto comune è SPECIALIZZAZIONE.

Ossia, ogni marchio di successo si è concentrato su un “target” (obiettivo) di clientela specifico ed ha lavorato per attirare esclusivamente quel tipo di cliente.

Quando vuoi essere per “tutti” soffrirai costantemente perché in realtà, non sarai fortemente posizionato nella testa del cliente come “prima scelta”.

Perché il tuo centro è preferibile rispetto alla concorrenza?

Che cliente vuoi davvero nel tuo centro e chi NON vuoi?

Comunichi al mercato il “filtro” con cui selezionare i clienti?

Impara il principio chiave dei centri che fanno utili tutto l’anno:

se vuoi far funzionare bene il tuo istituto devi concentrarti su POCHE cose fatte BENE.

Più disperdi le tue energie verso servizi estetici aggiuntivi “perché il tuo cliente potrebbe
richiederteli”, più farai fatica ad aumentare incassi ed utile.

È così che funziona.

È quello che noi chiamiamo “specializzazione”.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che oggi le attività che battono la crisi (e la concorrenza!) sono quelle che si focalizzano su un area specifica e concentrano lì le risorse e il marketing.

Pensa alla catena di gelaterie made in Italy “Grom”. Sono così focalizzati sul “gelato come una volta” che non vendono neanche bibite come invece fanno TUTTE le altre gelaterie.

E questa è la loro forza.

Se ti ostini nel tuo centro a comunicare che fai:

  • Trucco
  • Cera
  • Mani e piedi
  • Ricostruzione
  • Massaggi relax
  • Anti-age
  • Trattamenti viso
  • Dimagrimento
  • Modellamento
  • Laser
  • Trucco permanente
  • Piercing e Tatuaggi

Questo mentre vendi:

  • Prodotti
  • Integratori
  • Bigiotteria
  • Borsette
  • Ecc…

È normale che il tuo posizionamento o brand positioning sarà “ennesima estetista generalista”.

Qualche tempo fa una collega mi chiedeva: ma conviene introdurre il make up come servizio aggiuntivo?

Non è questione del make up di per sé (che comunque è attaccato da negozi come Kiko) ma la questione è quanto questo servizio rientra nella specializzazione che vuoi per attirare i clienti target che desideri.

Citando “KIKO”, indubbiamente la specializzazione è la loro forza: SOLO Make up, NO profumi e un numero ristrettissimo di cosmetici (latte, tonico…).

L’errore che molti centri estetici fanno è invece pensare che “più cose offro, più guadagno”. E così fanno la collezione di servizi estetici da mettere a listino.

E allora introducono la ricostruzione, il trucco permanente, costantemente nuove tecnologie…

Effettivamente questo funzionava 15-10 anni fa.

Oggi no.

Più aumenta la concorrenza più il cliente finale è disorientato e tende ad affidarsi al “più bravo in quella cosa specifica”, allo specialista.

Esattamente come il medico di famiglia di 20 anni fa…oggi non esiste più, soppiantato da decine di specialisti diversi.

Da dove partire allora se vuoi cambiare il tuo modo di vivere la stagionalità ed i guadagni del centro?

Questi sono i passi pratici:

1) Rispondi prima di tutto a queste domande.

Tu come hai impostato/vuoi impostare il tuo centro?

A che clienti vuoi rivolgerti?

Di conseguenza…su cosa vuoi maggiormente specializzarti?

Tornando all’esempio di prima, il trucco è un servizio che puoi offrire (gratuitamente) alle
clienti.

Ma è difficile che sia davvero un business.

A dirla tutta, quando analizziamo il magazzino “fermo” delle nostre clienti, spesso la voce che incide di più è proprio quella legata a prodotti trucco bloccati lì da mesi.

Chiarisciti il modo in cui vuoi concentrare le energie nel tuo centro e dopo valuta che spazio c’è per questo servizio…molto più artistico che estetico.

E fai questa valutazione con tutto il resto.

2) Fai pulizia… un po’ alla volta

Fai trimestralmente una classifica dei servizi/trattamenti che hai venduto di più.

Vedrai che su 50 voci di listino in realtà ci sono 10-15 servizi che fanno il 90% del volume.

Un po’ alla volta elimina gli ultimi 2-3 in classifica e concentrati di più su quelli che sono più richiesti.

3) NON smettere di erogare i servizi “di contorno”, ma smetti SUBITO di pubblicizzarli.

I clienti ti devono riconoscere per i servizi in cui sei specializzata. Poi, una volta dentro, se sarai brava e loro saranno pronti, acquisteranno anche il resto.

Entri da McDonald’s per il panino, ma poi ti vendono anche patatine, bibite e gelato e..va bene così!

4) Comunica sulla tua pagina FB, sul tuo sito e su tutti i canali che hai a disposizione la tua SPECIALIZZAZIONE.

Ad esempio, potresti avere un centro che fa solo servizi di epilazione.

Oppure, sappi che esistono addirittura centri specializzati in trattamenti per mamme.

5) Imposta il tuo centro per avere margine sui servizi in cui ti specializzi e forma te stessa e il tuo staff per sviluppare la spesa dei clienti target che, un po’ alla volta, entreranno nel tuo centro.

Insomma, quello che devi metterti in testa è che non esiste MAI una soluzione semplice ad un problema COMPLESSO e “STAGIONATO”.

Devi cambiare le basi della tua impostazione gestionale, metterti in discussione, agire. Smettendola di fare collezione di servizi estetici da offrire alle clienti.

Ma se aspetti… nulla cambierà.

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Marketing

Guadagnare di più dal centro estetico: come raddoppiare i prezzi e avere ancora clienti pronti a comprare

Seriamente: è davvero possibile RADDOPPIARE il prezzo di un servizio e avere comunque un casino di clienti pronti a comprartelo, riuscendo così a guadagnare di più dal tuo centro estetico?

La risposta è assolutamente SÍ!

Come? Ti starai chiedendo in questo momento.

Lavorando su più aspetti.

1) Crea dei protocolli di trattamento esclusivi

È inconcepibile e assurdo.

Eppure, ci sono ancora operatrici che durante un trattamento di pulizia del viso (nemmeno un pedicure) lasciano la cliente sola sotto vaporizzatore o maschera.

Oppure si interrompono più volte per rispondere al telefono o al citofono.

In questi casi, è già un miracolo se te la pagano 35€ la tua pulizia viso…

2) Seleziona sempre più la clientela Target

Eliminando sconti e promozioni da “saldi”.

Lavorando sulla consulenza.

Ottimizzando il servizio con una Coordinatrice fissa alla reception.

Creando una corretta programmazione di marketing annuale.

Questi sono solo alcuni modi in cui il tuo centro inizierà ad essere frequentato sempre di più da clientela target.

Il cliente target cerca valore, non si concentra unicamente sul prezzo.

3) Diventa una brava venditrice

Se sai comunicare e far acquistare il tuo valore, il cerchio è chiuso.

Se hai una qualità straordinaria ma gli utili non ti seguono…devi lavorare proprio su questo punto.

Se metti in atto questi 3 punti, hai già le basi per avere un listino ad alta resa e smettere per sempre di partecipare alla “guerra dei prezzi”.

La guerra in cui non ci sono mai vincitori, ma solo aziende che erodono i propri guadagni.

Tocca a te scegliere da che parte stare.

E se vuoi guadagnare di più dal tuo centro estetico, sono sicuro tu abbia capito qual è quella giusta.

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Staff

Produttività estetista: quanto deve produrre ogni collaboratrice in base al suo stipendio?

Calcolare la produttività di un’estetista del proprio staff: un cruccio che tormenta le notti di tutti gli imprenditori e le imprenditrice dell’estetista.

Non è infatti un caso che una delle domande che mi fanno spesso i titolari che non sono contenti del proprio staff (o che devono inserirlo e sono previdenti) è sicuramente:

“Quanto deve produrre il mio collaboratore in base allo stipendio che gli do?”

È una domanda più che legittima perché quando si parla di gestione dello staff, uno degli errori cardine è proprio quello di lasciarsi prendere dall’emotività e dal rapporto personale e non guardare i numeri.

È ovvio che un rapporto lavorativo è comunque un rapporto umano e in quanto tale dobbiamo avere verso il nostro collaboratore tutte le attenzioni e il rispetto che merita una persona.

Però, se a causa del coinvolgimento emotivo non guardi se la persona che paghi per essere produttiva lo è davvero oppure no, è altrettanto ovvio che non stai facendo bene il tuo mestiere di titolare e di imprenditrice.

In passato, un calcolo che andava di moda per valutare la giusta produttività di un collaboratore era il rapporto 1:3, ossia che la tua dipendente deve produrre almeno 3 volte quello che costa.

Ti costa 1.000 €? Te ne deve produrre (almeno) 3.000 di euro.

La mia esperienza pratica mi dice però qualcosa di diverso, e cioè che:

il concetto di “quanto deve produrre un dipendente in base al suo stipendio” è superato.

Per quale motivo?

In primis, produttività in sé non significa una mazza.

Come calcoli la produttività?

Che parametri prendi in considerazione?

Le vendite?

Le vendite incassate?

I prodotti?

I pacchetti?

I servizi svolti?

Vedi, la produttività può essere diretta o indiretta.

E a volte quella indiretta pesa addirittura più di quella diretta.

La produttività diretta è quella prodotta da una vendita.

Quella indiretta è quella prodotta dall’erogare il servizio.

In un centro c’è bisogno di chi vende i trattamenti…

Ma c’è bisogno anche della super-operatrice che poi i trattamenti li fa e rende soddisfatto il cliente.

È poi fondamentale la Cordenia che organizza tutto per far girare il centro.

Ti faccio una metafora sportiva.

Nel calcio è più importante il portiere, il difensore o l’attaccante?

Naturalmente ogni ruolo è importante allo stesso modo.

Anche se è l’attaccante che “produce direttamente” i goal (gli incassi), ci sono anche tutti gli altri giocatori degli altri ruoli che lo permettono.

Il vero punto è poi questo:

la vera produttività che ti deve interessare è quella del GRUPPO nel suo insieme. Non la produttività dell'estetista singola

Avere il “capocannoniere” e non vincere comunque il campionato… serve a poco.

Quello su cui devi concentrarti è la produttività dell’intero team in merito agli obiettivi di incasso e di utile mensile.

Ognuno deve avere il proprio ruolo.

Il difensore può anche segnare meno dell’attaccante ma non significa che non contribuisce anch’esso al risultato.

Quello che conta è saper gestire e organizzare la squadra perché tutto il team,
insieme, raggiunga e superi gli obiettivi prefissati dal titolare e condivisi da tutti.

Concentrati su questo aspetto.

Solo quando i risultati di gruppo non ci sono, andrai ad analizzare il “perché” del singolo elemento.

Quali sono i risultati a cui devi puntare costantemente?

Cassetto Pieno per il tuo centro e Tempo Libero per te.

Questa è la “produttività dell’estetista” che devi pretendere dal tuo staff.

Questo è il motivo per cui li hai assunti o devi assumerli.

Rimani concentrata sullo scopo vero del gioco.

Se non lotti per la tua qualità di vita… per cosa stai lottando?

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Staff

Selezione estetista: 8 lezioni per creare uno staff che ti aiuta davvero

Ragazze mie, ragazzi miei, non ce n’è.

Il problema per eccellenza in qualsiasi attività è la variabile umana (a volte più sub-umana o dis-umana).

E l’estetica non fa eccezioni: la selezione del personale di un centro estetico è spesso un terno al lotto.

Ecco perché ogni titolare deve assolutamente diventare cintura nera di “selezione l’estetista”.

Mi capita spesso di trattare l’argomento con i miei allievi ed allieve del Master, e voglio
condividere anche voi tutti alcuni punti chiave.

Facciamo nostro un presupposto:

Se vuoi sviluppare i tuoi utili contemporaneamente al tuo tempo libero, saper gestire il personale è l’unica strada… non ce ne sono altre.

C’è -a dire il vero- un’alternativa che però ha comunque in sé dei rischi, ed è la seguente: fare la libera professionista aumentando il più possibile il proprio valore orario.

Ad esempio: voglio lavorare 6 ore al giorno massimo e guadagnare 4000€ al mese.

Come può essere realizzato lavorando da sola?

  1. Riducendo al minimo i costi (quindi lavorando in max 40-50mq)
  2. aumentando il valore orario per arrivare sempre a 100€/ora
  3. lavorando con clienti target su una specializzazione

6 ore = 600€ x 20 giorni = 12.000 € incasso.

A questo punto paghi le tue spese ed i tuoi 4.000 euro (se ci sai fare anche 5.000) li porti a casa.

Rischi?

  • Se ti ammali, si ferma il tuo guadagno
  • se vuoi andare in vacanza si blocca il tuo incasso
  • tutto dipende da te.

Certo, meglio una situazione del genere che stare dietro a collaboratori pazzi…

Però non può essere la prospettiva per i prossimi 5 anni, sei d’accordo?

Non resta che capire come crearsi uno staff che ti aiuta davvero e giocare a "selezione l'estetista"

Voglio parlarti di alcune lezioni importanti che ho imparato sulla mia pelle, oltre che di
“riflesso” alcune centinaia di clienti che ho seguito nel corso di questi ultimi 20 anni: ne
condividerò 8 con te.

Partiamo.

Lezione 1: trovare persone può essere molto lungo, è per questo che devi essere sempre alla ricerca anche quando già sei a posto.

Poiché la % di persone “sane” è bassissima, devi mettere annunci, spargere la voce tra le tue conoscenze ed essere attenta alla ricerca dei “normali” costantemente, anche quando hai già il personale.

L’imprevisto è dietro l’angolo.

Se ricerchi solo in urgenza, sei spacciata.

Lezione 2: fai pace con le tue malattie mentali.

Molti dipendenti validi se ne vanno perché tu sei talmente stressante che è un miracolo
se ti sopporta quel santo di tuo marito (o del tuo fidanzato o quell’anima innocente del tuo cane), ma le tue dipendenti, che non condividono con te il talamo nuziale, potrebbero essere meno predisposte a sciropparsi le tue stravaganze.

Manie di controllo, manie di perfezionismo, manie di concentrarsi su un dettaglio fatto male in un contesto tutto sommato “buono” non ti fanno trattenere le persone giuste.

Alla fine così trattieni solo delle idiote che fanno solo quello che dici tu e ti chiedono anche se possono andare in bagno.

Una persona autonoma e/o ambiziosa dopo un po’ ti manda a cagher.

Abbandona l’utopia che le cose vengono fatte esattamente come vuoi e dici tu.

Fai concentrare le persone sul risultato e dai libertà per usare i mezzi che preferiscono.

Lezione 3: poche regole CHIARE e INFLESSIBILI. Zero sentimentalismi e zero emotività.

Stabilisci SUBITO le aspettative e metti in chiaro le regole del centro.

Parla chiaramente di sanzioni disciplinari così come di premi.

Parlane subito, fin dai primi colloqui!!!

Molti problemi li hai perché non avete parlato
chiaramente di:

  • ferie
  • eventuale maternità
  • straordinari
  • formazione
  • riunioni

Fai uscire subito dubbi e seghe mentali.

Poi ricorda che non stai inserendo una possibile amica o confidente, ma solo un
“macchinario umano” che deve essere funzionale alla tua azienda.

Non mi conosci di persona e quindi è opportuno che ti spieghi cosa intendo sennò rischio di essere frainteso.

Non ti sto dicendo che non non contano i rapporti personali o che devi essere spietata con il tuo staff.

Penso esattamente l’opposto.

C’è però un aspetto chiave però che devi avere ben presente, sempre: la finalità del vostro rapporto non è ricreativo o emotivo, ma solo lavorativo.

Chi sbaglia paga.

Chi non produce, va mandato via.

Chi ti leva energie perché non ti segue e ti crea stress va eliminato subito.

Lezione 4: il periodo di prova di un dipendente non dura meno di un anno.

Per natura, nel periodo di prova, tutti danno il meglio di sé… poi, il declino.

La lingerie super sexy viene presto sostituita dal “mutandone del ciclo” (anche quando il ciclo non è ancora arrivato) non appena il rapporto è in sicurezza.

I messaggini e le rose del fidanzato spariscono non appena lui ha la certezza che ormai “la possiede”.

C’est la Vie.

Non appena la dipendente para-normale sente odore di contratto, già cambia.

Devi allora sapere che nei primi 12 mesi è tutto un test.

Mettila alla prova: lascia in giro soldi, inventa corsi per vedere se ti da disponibilità, fai un po’ la pazza e vedi come reagisce, metti alla prova la sua voglia di imparare.

Insomma, mentalmente devi sapere che 12 mesi (con 4 stagioni e 12 cicli mestruali) sono appena sufficienti per soppesare davvero chi hai davanti.

Se non va bene, manda via (nel frattempo sei sempre alla ricerca, ricordi?) senza aver paura di ritorsioni o altro.

La legge prevede che se una dipendente ti fa causa e la vince, il massimo della penalità sono 6 mensilità (una cifra enormemente più bassa del danno che un dipendente sbagliato ti crea).

Prevedilo già.

Lezione 5: dedica del tempo alle persone.

Se devi inserire qualcuno devi formarlo e dare attenzioni.

Devi dedicare 1/2 ore al giorno per tutta la prima fase a stare dietro, aiutare, supportare.

Se inserisci e poi non ti ricavi il tempo per seguire, è tutto inutile.

Non lasciare la persona sola all’inizio, entra in cabina con lei, falle vedere e usa clienti fidelizzate come “cavie”.

Prevedi già questo costo di tempo ed energie.

Lezione 6: se vuoi persone valide, devi pagarle BENE e devi essere sempre dalla parte della ragione.

Pagarle bene significa che la persona valida non deve avere il pensiero di “ma se mi metto
in proprio è meglio“.

Pagare bene significa non solo stipendio, ma anche attenzioni, regali e perché no, sorprese.

Essere dalla parte della ragione significa essere impeccabile contrattualmente.

Con la legge a tuo favore, è meglio.

Lezione 7: cerca persone con carattere, non con abilità.

Le abilità si acquisiscono.

La sincerità, la voglia di crescere, l’educazione e l’entusiasmo
o le hai, o non le hai.

Diventa brava a formare persone scarse tecnicamente ma con voglia di fare, piuttosto che ripiegare su persone “esperte” ma che poi non si inseriscono nel tuo metodo.

Se vuoi un tuo clone (Wonder Woman), la cosa si fa un po’ più difficile.

Magari riesci anche a formarla, ma è probabile che stai formando una futura concorrente.

Una volta che la persona ha delle caratteristiche base buone, lavoraci: ci lavoreremo anche noi con corsi e supporto.

Ma se cerchi quella brava:

  • a vendere
  • a fare le cere
  • a fare trattamenti
  • a fare pedicure
  • ordinata
  • proattiva
  • entusiasta
  • ambiziosa
  • che si accontenta di poco
  • carina
  • con esperienza ma con contratto di apprendistato

…E via così…

La situazione si fa complessa, non credi?

Lezione 8: non mollare.

Già, lo sconforto è sempre dietro l’angolo.

Le delusioni bruciano e fanno passare la voglia (o meglio, te la fanno venire, ma di
mandare tutti affanguuulo).

La gara la vince chi sa incassare oltre che menare.

Tieni duro e continua a cercare.

Migliora i tuoi clienti.

Lavora sull’organizzazione.

Metti in condizione la tua “società sportiva” di attrarre solo campioni. Fai diventare il tuo centro qualcosa di attraente per i talenti.

Per fare questo ti prego, dedica del tempo a studiare come gestire il tuo centro ANCHE se oggi non hai il team dei tuoi sogni.

Se tu cambi, il tuo centro cambia e le persone che selezionerai cambieranno.

Ok ti ho riempita di “Lezioni”, però ti ho dato un bel po’ di materiale su cui meditare per diventare campionessa di selezione d’estetista.

Noi ci siamo, come sempre.