Selezione estetista: 8 lezioni per creare uno staff che ti aiuta davvero

selezione estetista

Ragazze mie, ragazzi miei, non ce n’è.

Il problema per eccellenza in qualsiasi attività è la variabile umana (a volte più sub-umana o dis-umana).

E l’estetica non fa eccezioni: la selezione del personale di un centro estetico è spesso un terno al lotto.

Ecco perché ogni titolare deve assolutamente diventare cintura nera di “selezione l’estetista”.

Mi capita spesso di trattare l’argomento con i miei allievi ed allieve del Master, e voglio
condividere anche voi tutti alcuni punti chiave.

Facciamo nostro un presupposto:

Se vuoi sviluppare i tuoi utili contemporaneamente al tuo tempo libero, saper gestire il personale è l’unica strada… non ce ne sono altre.

C’è -a dire il vero- un’alternativa che però ha comunque in sé dei rischi, ed è la seguente: fare la libera professionista aumentando il più possibile il proprio valore orario.

Ad esempio: voglio lavorare 6 ore al giorno massimo e guadagnare 4000€ al mese.

Come può essere realizzato lavorando da sola?

  1. Riducendo al minimo i costi (quindi lavorando in max 40-50mq)
  2. aumentando il valore orario per arrivare sempre a 100€/ora
  3. lavorando con clienti target su una specializzazione

6 ore = 600€ x 20 giorni = 12.000 € incasso.

A questo punto paghi le tue spese ed i tuoi 4.000 euro (se ci sai fare anche 5.000) li porti a casa.

Rischi?

  • Se ti ammali, si ferma il tuo guadagno
  • se vuoi andare in vacanza si blocca il tuo incasso
  • tutto dipende da te.

Certo, meglio una situazione del genere che stare dietro a collaboratori pazzi…

Però non può essere la prospettiva per i prossimi 5 anni, sei d’accordo?

Non resta che capire come crearsi uno staff che ti aiuta davvero e giocare a "selezione l'estetista"

Voglio parlarti di alcune lezioni importanti che ho imparato sulla mia pelle, oltre che di
“riflesso” alcune centinaia di clienti che ho seguito nel corso di questi ultimi 20 anni: ne
condividerò 8 con te.

Partiamo.

Lezione 1: trovare persone può essere molto lungo, è per questo che devi essere sempre alla ricerca anche quando già sei a posto.

Poiché la % di persone “sane” è bassissima, devi mettere annunci, spargere la voce tra le tue conoscenze ed essere attenta alla ricerca dei “normali” costantemente, anche quando hai già il personale.

L’imprevisto è dietro l’angolo.

Se ricerchi solo in urgenza, sei spacciata.

Lezione 2: fai pace con le tue malattie mentali.

Molti dipendenti validi se ne vanno perché tu sei talmente stressante che è un miracolo
se ti sopporta quel santo di tuo marito (o del tuo fidanzato o quell’anima innocente del tuo cane), ma le tue dipendenti, che non condividono con te il talamo nuziale, potrebbero essere meno predisposte a sciropparsi le tue stravaganze.

Manie di controllo, manie di perfezionismo, manie di concentrarsi su un dettaglio fatto male in un contesto tutto sommato “buono” non ti fanno trattenere le persone giuste.

Alla fine così trattieni solo delle idiote che fanno solo quello che dici tu e ti chiedono anche se possono andare in bagno.

Una persona autonoma e/o ambiziosa dopo un po’ ti manda a cagher.

Abbandona l’utopia che le cose vengono fatte esattamente come vuoi e dici tu.

Fai concentrare le persone sul risultato e dai libertà per usare i mezzi che preferiscono.

Lezione 3: poche regole CHIARE e INFLESSIBILI. Zero sentimentalismi e zero emotività.

Stabilisci SUBITO le aspettative e metti in chiaro le regole del centro.

Parla chiaramente di sanzioni disciplinari così come di premi.

Parlane subito, fin dai primi colloqui!!!

Molti problemi li hai perché non avete parlato
chiaramente di:

  • ferie
  • eventuale maternità
  • straordinari
  • formazione
  • riunioni

Fai uscire subito dubbi e seghe mentali.

Poi ricorda che non stai inserendo una possibile amica o confidente, ma solo un
“macchinario umano” che deve essere funzionale alla tua azienda.

Non mi conosci di persona e quindi è opportuno che ti spieghi cosa intendo sennò rischio di essere frainteso.

Non ti sto dicendo che non non contano i rapporti personali o che devi essere spietata con il tuo staff.

Penso esattamente l’opposto.

C’è però un aspetto chiave però che devi avere ben presente, sempre: la finalità del vostro rapporto non è ricreativo o emotivo, ma solo lavorativo.

Chi sbaglia paga.

Chi non produce, va mandato via.

Chi ti leva energie perché non ti segue e ti crea stress va eliminato subito.

Lezione 4: il periodo di prova di un dipendente non dura meno di un anno.

Per natura, nel periodo di prova, tutti danno il meglio di sé… poi, il declino.

La lingerie super sexy viene presto sostituita dal “mutandone del ciclo” (anche quando il ciclo non è ancora arrivato) non appena il rapporto è in sicurezza.

I messaggini e le rose del fidanzato spariscono non appena lui ha la certezza che ormai “la possiede”.

C’est la Vie.

Non appena la dipendente para-normale sente odore di contratto, già cambia.

Devi allora sapere che nei primi 12 mesi è tutto un test.

Mettila alla prova: lascia in giro soldi, inventa corsi per vedere se ti da disponibilità, fai un po’ la pazza e vedi come reagisce, metti alla prova la sua voglia di imparare.

Insomma, mentalmente devi sapere che 12 mesi (con 4 stagioni e 12 cicli mestruali) sono appena sufficienti per soppesare davvero chi hai davanti.

Se non va bene, manda via (nel frattempo sei sempre alla ricerca, ricordi?) senza aver paura di ritorsioni o altro.

La legge prevede che se una dipendente ti fa causa e la vince, il massimo della penalità sono 6 mensilità (una cifra enormemente più bassa del danno che un dipendente sbagliato ti crea).

Prevedilo già.

Lezione 5: dedica del tempo alle persone.

Se devi inserire qualcuno devi formarlo e dare attenzioni.

Devi dedicare 1/2 ore al giorno per tutta la prima fase a stare dietro, aiutare, supportare.

Se inserisci e poi non ti ricavi il tempo per seguire, è tutto inutile.

Non lasciare la persona sola all’inizio, entra in cabina con lei, falle vedere e usa clienti fidelizzate come “cavie”.

Prevedi già questo costo di tempo ed energie.

Lezione 6: se vuoi persone valide, devi pagarle BENE e devi essere sempre dalla parte della ragione.

Pagarle bene significa che la persona valida non deve avere il pensiero di “ma se mi metto
in proprio è meglio“.

Pagare bene significa non solo stipendio, ma anche attenzioni, regali e perché no, sorprese.

Essere dalla parte della ragione significa essere impeccabile contrattualmente.

Con la legge a tuo favore, è meglio.

Lezione 7: cerca persone con carattere, non con abilità.

Le abilità si acquisiscono.

La sincerità, la voglia di crescere, l’educazione e l’entusiasmo
o le hai, o non le hai.

Diventa brava a formare persone scarse tecnicamente ma con voglia di fare, piuttosto che ripiegare su persone “esperte” ma che poi non si inseriscono nel tuo metodo.

Se vuoi un tuo clone (Wonder Woman), la cosa si fa un po’ più difficile.

Magari riesci anche a formarla, ma è probabile che stai formando una futura concorrente.

Una volta che la persona ha delle caratteristiche base buone, lavoraci: ci lavoreremo anche noi con corsi e supporto.

Ma se cerchi quella brava:

  • a vendere
  • a fare le cere
  • a fare trattamenti
  • a fare pedicure
  • ordinata
  • proattiva
  • entusiasta
  • ambiziosa
  • che si accontenta di poco
  • carina
  • con esperienza ma con contratto di apprendistato

…E via così…

La situazione si fa complessa, non credi?

Lezione 8: non mollare.

Già, lo sconforto è sempre dietro l’angolo.

Le delusioni bruciano e fanno passare la voglia (o meglio, te la fanno venire, ma di
mandare tutti affanguuulo).

La gara la vince chi sa incassare oltre che menare.

Tieni duro e continua a cercare.

Migliora i tuoi clienti.

Lavora sull’organizzazione.

Metti in condizione la tua “società sportiva” di attrarre solo campioni. Fai diventare il tuo centro qualcosa di attraente per i talenti.

Per fare questo ti prego, dedica del tempo a studiare come gestire il tuo centro ANCHE se oggi non hai il team dei tuoi sogni.

Se tu cambi, il tuo centro cambia e le persone che selezionerai cambieranno.

Ok ti ho riempita di “Lezioni”, però ti ho dato un bel po’ di materiale su cui meditare per diventare campionessa di selezione d’estetista.

Noi ci siamo, come sempre.

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