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Marketing Tecnica in cabina

Questi sono i servizi estetici che NON devi ASSOLUTAMENTE fare nel tuo centro estetico

Uno dei problemi principali dei centri estetici che non fanno gli utili che dovrebbero,
è quasi sempre lo stesso e riguarda i servizi estetici offerti.

In 20 anni ho visto centinaia di titolari con un bellissimo centro e con enorme preparazione, buttare letteralmente al vento un sacco di soldi che sarebbero potuti tranquillamente entrare nelle loro tasche.

Titolari che – oltre a lavorare spesso anche direttamente in cabina o alla reception
– nonostante lavorano tanto non fanno i margini che dovrebbero.

I clienti girano nel centro ma… gli utili no.

L’agenda spesso è piena ma il cassetto piange.

Ci sono periodi d’oro alternati a periodi di desolazione.

Ogni volta che gli incassi scendono arrivano anche altri pensieri ricorrenti:

  • non ho abbastanza clienti
  • alla fine vendo sempre alle stesse
  • una volta che queste mi hanno comprato l’abbonamento cosa faccio il mese prossimo?

E via così.

Sai di cosa sto parlando, vero?

La cosa grave è che tutta questa emotività si trasforma poi in ulteriori errori di marketing e di gestione.

È questa paura che alimenta l’acquisto di una nuova apparecchiatura o della nuovissima linea di prodotti: già… per vendere nuovi pacchetti e attirare clienti nuovi hai bisogno
assolutamente della novità!

È questo timore che ti porta a “sbragare” i prezzi in promozioni folli che ti fanno erogare
servizi estetici in rimessa.

Sono queste le paure che ti fanno reagire emotivamente e non ti fanno risolvere la CAUSA a monte dei problemi di:

  • poca clientela che spende
  • agenda piena-cassetto vuoto
  • lavoro “altalenante” con periodi full e periodi da taglio vene

Buona parte delle cause di questi problemi si risolvono con un lavoro a MONTE di POSIZIONAMENTO del centro.

Nel marketing si intende per posizionamento il “posto” che il tuo prodotto, servizio, negozio, marchio ha nella testa del potenziale cliente.

Un marchio è ben posizionato quando viene preferito rispetto alla concorrenza e diventa la “prima scelta” per il consumatore.

Se ti parlo di bevande gassate, che bibita ti viene in mente?

Probabilmente hai risposto Coca-Cola, che infatti si è “posizionata” nel corso degli anni come prima scelta nelle bibite analcoliche gasate.

Segue Pepsi…

Se pensi ad una macchina sportiva “da ricchi”? Ferrari? E poi? Lamborghini?

Energy Drink? Redbull e subito dopo Monster.

Smartphone da “fighi”? Iphone della Apple…

La borsa di lusso che fa “status”? Louis V.

Solo per farti alcuni esempi di aziende molto conosciute che hanno occupato un posto preciso nella mente del consumatore facendosi preferire rispetto ad altre.

Qual è il tratto in comune di ognuno di questi brand e come si può applicare anche al tuo centro?

Il tratto comune è SPECIALIZZAZIONE.

Ossia, ogni marchio di successo si è concentrato su un “target” (obiettivo) di clientela specifico ed ha lavorato per attirare esclusivamente quel tipo di cliente.

Quando vuoi essere per “tutti” soffrirai costantemente perché in realtà, non sarai fortemente posizionato nella testa del cliente come “prima scelta”.

Perché il tuo centro è preferibile rispetto alla concorrenza?

Che cliente vuoi davvero nel tuo centro e chi NON vuoi?

Comunichi al mercato il “filtro” con cui selezionare i clienti?

Impara il principio chiave dei centri che fanno utili tutto l’anno:

se vuoi far funzionare bene il tuo istituto devi concentrarti su POCHE cose fatte BENE.

Più disperdi le tue energie verso servizi estetici aggiuntivi “perché il tuo cliente potrebbe
richiederteli”, più farai fatica ad aumentare incassi ed utile.

È così che funziona.

È quello che noi chiamiamo “specializzazione”.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che oggi le attività che battono la crisi (e la concorrenza!) sono quelle che si focalizzano su un area specifica e concentrano lì le risorse e il marketing.

Pensa alla catena di gelaterie made in Italy “Grom”. Sono così focalizzati sul “gelato come una volta” che non vendono neanche bibite come invece fanno TUTTE le altre gelaterie.

E questa è la loro forza.

Se ti ostini nel tuo centro a comunicare che fai:

  • Trucco
  • Cera
  • Mani e piedi
  • Ricostruzione
  • Massaggi relax
  • Anti-age
  • Trattamenti viso
  • Dimagrimento
  • Modellamento
  • Laser
  • Trucco permanente
  • Piercing e Tatuaggi

Questo mentre vendi:

  • Prodotti
  • Integratori
  • Bigiotteria
  • Borsette
  • Ecc…

È normale che il tuo posizionamento o brand positioning sarà “ennesima estetista generalista”.

Qualche tempo fa una collega mi chiedeva: ma conviene introdurre il make up come servizio aggiuntivo?

Non è questione del make up di per sé (che comunque è attaccato da negozi come Kiko) ma la questione è quanto questo servizio rientra nella specializzazione che vuoi per attirare i clienti target che desideri.

Citando “KIKO”, indubbiamente la specializzazione è la loro forza: SOLO Make up, NO profumi e un numero ristrettissimo di cosmetici (latte, tonico…).

L’errore che molti centri estetici fanno è invece pensare che “più cose offro, più guadagno”. E così fanno la collezione di servizi estetici da mettere a listino.

E allora introducono la ricostruzione, il trucco permanente, costantemente nuove tecnologie…

Effettivamente questo funzionava 15-10 anni fa.

Oggi no.

Più aumenta la concorrenza più il cliente finale è disorientato e tende ad affidarsi al “più bravo in quella cosa specifica”, allo specialista.

Esattamente come il medico di famiglia di 20 anni fa…oggi non esiste più, soppiantato da decine di specialisti diversi.

Da dove partire allora se vuoi cambiare il tuo modo di vivere la stagionalità ed i guadagni del centro?

Questi sono i passi pratici:

1) Rispondi prima di tutto a queste domande.

Tu come hai impostato/vuoi impostare il tuo centro?

A che clienti vuoi rivolgerti?

Di conseguenza…su cosa vuoi maggiormente specializzarti?

Tornando all’esempio di prima, il trucco è un servizio che puoi offrire (gratuitamente) alle
clienti.

Ma è difficile che sia davvero un business.

A dirla tutta, quando analizziamo il magazzino “fermo” delle nostre clienti, spesso la voce che incide di più è proprio quella legata a prodotti trucco bloccati lì da mesi.

Chiarisciti il modo in cui vuoi concentrare le energie nel tuo centro e dopo valuta che spazio c’è per questo servizio…molto più artistico che estetico.

E fai questa valutazione con tutto il resto.

2) Fai pulizia… un po’ alla volta

Fai trimestralmente una classifica dei servizi/trattamenti che hai venduto di più.

Vedrai che su 50 voci di listino in realtà ci sono 10-15 servizi che fanno il 90% del volume.

Un po’ alla volta elimina gli ultimi 2-3 in classifica e concentrati di più su quelli che sono più richiesti.

3) NON smettere di erogare i servizi “di contorno”, ma smetti SUBITO di pubblicizzarli.

I clienti ti devono riconoscere per i servizi in cui sei specializzata. Poi, una volta dentro, se sarai brava e loro saranno pronti, acquisteranno anche il resto.

Entri da McDonald’s per il panino, ma poi ti vendono anche patatine, bibite e gelato e..va bene così!

4) Comunica sulla tua pagina FB, sul tuo sito e su tutti i canali che hai a disposizione la tua SPECIALIZZAZIONE.

Ad esempio, potresti avere un centro che fa solo servizi di epilazione.

Oppure, sappi che esistono addirittura centri specializzati in trattamenti per mamme.

5) Imposta il tuo centro per avere margine sui servizi in cui ti specializzi e forma te stessa e il tuo staff per sviluppare la spesa dei clienti target che, un po’ alla volta, entreranno nel tuo centro.

Insomma, quello che devi metterti in testa è che non esiste MAI una soluzione semplice ad un problema COMPLESSO e “STAGIONATO”.

Devi cambiare le basi della tua impostazione gestionale, metterti in discussione, agire. Smettendola di fare collezione di servizi estetici da offrire alle clienti.

Ma se aspetti… nulla cambierà.

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Gestione centro estetico Tecnica in cabina Vendita

Come vendere un massaggio, senza però passare i weekend a fare corsi di massaggi

Vado dritto al punto: smetti subito di fare qualsiasi corso di massaggi…se vuoi imparare come vendere un massaggio!

Non preoccuparti, adesso ti spiego perché se sei titolare e vuoi avere il cassetto pieno per il tuo centro e ore libere per te devi disdire i prossimi corsi tecnici che hai programmato e prendere subito l’antidoto in 4 passi.

Mi riferisco in particolar modo a quella trafila di corsi “tecnici” organizzati dai tuoi fornitori, che ti occupano ogni anno un bel po’ i weekend da dedicare ad approfondire la metodica X, a imparare il “NUOVO” massaggio e trattamento. 

Ahiahiahiai. Non sei consapevole che in realtà, nella migliore delle ipotesi, queste cose che impari a ogni corso ti rendono più povera e con meno tempo libero per te.

Quello che leggerai in questo articolo non ti piacerà: te lo anticipo perché oltre 20 anni di esperienza nel settore ed una moglie estetista appassionata mi fanno conoscere bene le reazioni di chi si sente attaccata nella sua passione manuale.

Ma il mio scopo è quello di farti migliorare la qualità di vita e per farlo ti devo dire le cose come stanno: quello che la tua casa cosmetica ed il tuo fornitore non ti diranno mai.

I fatti sono questi… fin dalla scuola ti hanno “programmata” a un pensiero del genere:

“Più sarai brava manualmente e artisticamente => più avrai clienti che entreranno nel tuo centro => più gli affari andranno bene => più sarai un’estetista di successo”.

Questa bugia (tra poco ti spiegherò perché la chiamo così) ti è stata ripetuta poi ad ogni congresso a cui hai partecipato, l’hai letta direttamente o indirettamente nelle riviste di
settore, ti è stata passata come messaggio dalla tua associazione di categoria ed è stata
poi abilmente sottolineato costantemente dai fornitori, agenti e case cosmetiche che ti
hanno servito nei tuoi anni di attività.

  • Hai imparato a truccare ed hai fatto corsi su corsi (oltre a migliaia di euro di magazzino) per erogare un servizio che di per sé non andrà mai
  • Hai fatto corsi di ricostruzione negli anni del boom illusa che aggiungere questa competenza ti avrebbe tenuto al passo.
  • Forse hai fatto corsi di trucco semi permanente e sicuramente hai comprato le tecnologie più innovative perché così “cavalchi” il mercato.
  • Hai fatto Master su Master di massaggio, frequentato congressi in cui si parla al 99% di metodiche (spesso con gli stessi “formatori” da 20 anni!), forse hai accarezzato anche l’idea di buttarti nell’estetica oncologica, l’ultima novità…

Se dovessi essere pagata per quanto sei formata, saresti milionaria. Non dovresti nemmeno preoccuparti di come vendere un massaggio.

La realtà è che molte professioniste dell’estetica, bravissime nel loro lavoro, fanno poi fatica ad arrivare a fine mese con uno stipendio da titolare ragionevole (intendo sopra i 2.000€) e con guadagni costanti dalla propria attività.

Oltre al danno, la beffa di lavorare più ore di qualsiasi dipendente.

Spettacolo.

Quindi, razionalmente e logicamente, significa che NON È la bravura manuale a incidere poi in maniera così drastica sui guadagni del centro e sul tuo tempo libero.

Eppure è questa la direzione in cui, se sei come la maggior parte delle tue colleghe, spendi la maggior parte dei tuoi soldi destinati agli investimenti ed il tuo tempo “libero”.

Più di 10 anni fa un mio caro amico cosmetologo, autore di alcuni libri sull’antiaging e lui
stesso produttore di cosmetici mi disse: “Marco, lascia perdere con questi corsi di vendita, le estetiste vogliono corsi di massaggio!

Sebbene posso dire di averlo ampiamente smentito, la sua frase però rappresenta bene
quello che è l’atteggiamento della maggioranza delle professioniste dell’estetica italiana.

Se si parla di imparare a diventare imprenditrici vere del proprio centro ci sono mille dubbi, se si propone un corso per trattare malati di cancro allora scatta l’entusiasmo.

20.000 € per un apparecchiatura? Subito! Dove devo firmare per il leasing?

1.000 € per un corso di gestione in cui impari a fare cassetto pieno senza comprare altri prodotti o macchinari? Beh ci devo pensare… E se poi non funziona?

Sì Marco, però una nuova manualità o una nuova metodica è comunque un’opportunità di business”, obietterai.

Ascoltami bene: 

NO, NON LO È, e anzi ti creerà così tanti di quei problemi che tu neanche immagini.

La cosa è ovviamente aggravata se fai questi corsi non da neofita inesperta che si deve formare da zero, ma da professionista con 5-10-15 anni (e più) di esperienza nel settore.

Ci sono professioniste dell’estetica che è da 20 anni che TUTTI GLI ANNI vanno a fare corsi di metodiche e di trattamenti…

Ragazze, sveglia!

Dovreste tenere voi il corso e non la tecnica della casa cosmetica che sono anni che non gestisce un centro proprio o ha bisogno delle giornate di formazione per campare!

Continuare a fare corsi di massaggio e metodiche è una cosa assurda e ti crea problemi infiniti.

Per spiegartelo ti faccio prima una una premessa per trasmetterti più chiaramente il mio
pensiero: io sono assolutamente A FAVORE della formazione tecnica.

Ci mancherebbe, sarebbe da pazzi non esserlo.

Sarebbe come dire che non c’è bisogno di prendere la patente per guidare l’auto. O che non è importante che un professionista (avvocato, medico, commercialista) si aggiorni.

Sicuramente imparare metodi e manualità per trattare più efficacemente un inestetismo
significa dare più risultati alla cliente.

Senza risultati non vai da nessuna parte e finché il tuo centro non possiede dei metodi
efficaci per trattare l’ inestetismo specifico e sbloccare una cliente che non sta avendo
risultati… ti manca la base per poter lavorare in questo settore ed è ovvio che devi impararla.

Fare formazione è vitale, sempre.

Non oserei mai dire il contrario.

Quello però a cui sono con tutto me stesso CONTRARIO (e a cui dovresti essere contraria TU prima di me) è la *motivazione* con cui vengono fatti i corsi di “metodiche e di massaggio” e come vengono poi portate queste metodiche all’interno del centro.

La dinamica malata che solitamente avviene è infatti questa:

1) Il tuo agente o la tua casa cosmetica ti presenta i corsi della prossima stagione

(Saltiamo la pratica assurda dei fornitori che ti vendono prodotti o apparecchiature e
poi ti VENDONO IL CORSO per insegnarteli ad usare: cosa che esiste solo nel mercato
dell’estetica italiana)

2) Tu ti iscrivi al corso in 2 possibili modalità:

A) “gratis” con l’acquisto di x prodotti (già, GRATIS come chi ti da i prodotti GRATIS se
compri 50.000 euro di apparecchiature in leasing da lui)

B) Pagando regolarmente la quota

3) Vai al corso e ti piace un sacco

4) Ritorni dal corso e tutta eccitata proponi il nuovo trattamento che hai imparato o approfondito

5) Le clienti sono contente e ti richiedono il trattamento

6) Facendo quella manualità diverse volte diventi presto ancora più brava

7) Le clienti ti continuano a cercare per quel trattamento

Se sei come il 90% delle estetiste a questo punto dirai: “embè, che c’è di male?

C’è di male questo: che se continui a spendere soldi e tempo in tecniche manuali per poi continuare a legare i clienti alla tua figura di titolare, sei fregata.

Ma fregata davvero.

Il paradosso di cui diventano vittima le titolari che continuano a investire in corsi di massaggio sacrificando weekend su weekend da dedicare alla famiglia o a loro stesse è questo:

Più diventano brave, più si incasinano. Sarebbe stato meglio non sapere come vendere un massaggio.

È assurdo lo so, ma è esattamente quello che stai realizzando con impegno da diversi anni o che sei condannata a realizzare se non cambi velocemente il tuo pensiero.

Quello che succede è che mano a mano in cui i clienti si fidelizzeranno alle “tue mani”, avrai una vita di inferno fatta di turni sfiancanti per soddisfare clienti che richiedono esclusivamente te…

Ci saranno tipologie di clienti che sarai l’unica a poter trattare e lo dovrai fare a volte ad orari impossibili o nei giorni in cui avresti avuto altre attività da svolgere.

Le clienti nel centro verranno perché ci sei tu, ok, ma significa che il tuo incasso e la tua sopravvivenza dipenderanno esclusivamente da quanto tu sarai presente fisicamente a fare trattamenti nel tuo centro.

Quando una tua dipendente è richiesta al punto in cui un cliente dice “se non c’è tizia
allora non vengo” hai un grosso problema.

Ma quando una titolare è l’operatrice più richiesta hai davvero un problema enorme:
in questo modo hai costruito una prigione, non un’azienda.

Seguimi bene.

L’errore vero non sta nel continuare a fare “corsi di massaggio”.

L’errore sta nel continuare a farli SENZA PRIMA aver creato un SISTEMA AZIENDALE efficace

Mi riferisco a un’organizzazione interna che fa sì che il tuo centro produca guadagni INDIPENDENTEMENTE dalla tua presenza.

Avere un’azienda significa proprio creare una “macchina” che produce soldi anche mentre tu:

  • stai in vacanza,
  • sei con i tuoi figli,
  • ti dedichi ai tuoi Hobby
  • o semplicemente… riposi!

È questa la differenza tra essere una “professionista” oppure essere “un’ imprenditrice”.

La professionista guadagna dalle ore che lavora, un’imprenditrice guadagna da un sistema aziendale che produce anche in sua assenza.

Il problema di fondo sta nella scelta che tu fai in merito a queste 2 figure.

Se imposterai il tuo centro dove tu sei la superstar… avrai lavoro si, forse, ma non avrai vita.

Continuerai ad avere clienti che chiedono solo di te e continuerai ad essere schiava del tuo centro.

No vita privata.

No tempo per te.

Sì mal di testa, pranzi saltati, corse frenetiche per far girare tutto a casa.

E, sai cosa succede nel medio-lungo periodo?

Che se i tuoi ritmi forsennati non ti consentono di avere vita privata, ti fanno alimentare
male, ti impediscono di avere vita sociale o di coltivare i tuoi affetti… prima o poi scoppi.

Fisicamente o emotivamente… ma scoppi. È una certezza.

E quando una titolare superstar è “scoppiata”, il centro non rende più.

  • I collaboratori non producono come prima
  • le idee e le azioni di marketing non vengono attuate
  • si fanno acquisti non strategici (solo dettati dall’emotività del momento)
  • si perdono opportunità

Non è sicuramente lo scenario che volevi ma, per assurdo, lo stai creando tu con le tue stesse mani.

Quello che ti sto dicendo è che va bene, puoi fare tutti i corsi di massaggio del mondo ma devi prima di ogni altra cosa mettere in atto una cura preventiva.

Un potente antidoto in 4 passi che ti salva da questo vortice che ti risucchia nell’inferno delle titolari di estetica dannate.

Se sei pronta a fare questo salto quantico e non ti sei eccessivamente risentita per le cose che ti ho detto finora, ecco l’antidoto, la mia cura, in 4 passi:

1) Inizia ad impostare il tuo centro come un’azienda e non come il “palco” in cui la
“super-star” (tu) si esibisce.

Come?

  • Inserisci il prima possibile una Coordinatrice (o receptionist) tra le figure del tuo staff
  • rendi il tuo staff (o creandone uno) autonomo e responsabile nel raggiungimento degli obiettivi. Coinvolgili, assegna premi a raggiungimento, condividete gli obiettivi di vendita quotidiani.

2) Realizza che il tuo UNICO, VERO ruolo è quello dell’imprenditrice e non dell’operatrice.

Se la tua giornata è occupata al 100% da clienti e da trattamenti…quando avrai il tempo di dedicarti alle strategie di marketing?

Al controllo finanziario?

Alle riunioni con lo staff?

Alla formazione interna?

Blocca in agenda ad inizio settimana le ore da dedicare alle attività di gestione: non portarti il lavoro a casa ma svolgi questi compiti durante il tuo normale orario lavorativo.

Fare questi lavori gestionali durante il normale orario lavorativo è un passo importante: se svolgi le attività imprenditoriali a casa e/o fuori orario, il messaggio che darai a te stessa è che queste ultime sono attività “extra-lavorative” e che le attività lavorative “vere” sono quelle “in agenda”.

Tu invece devi fare i passi giusti nella direzione dell’essere imprenditrice: il tuo lavoro è svolgere le attività imprenditoriali (controllo economico, pianificazione, marketing, formazione interna ecc…) costantemente e negli orari lavorativi, non durante il week-end.

3) Fidelizza il cliente al “metodo del centro” e MAI ad una singola figura di operatrice, dipendente o titolare che sia.

Questo è fondamentale. Il cliente non deve venire nel centro perché c’è la tua dipendente o perché ci sei tu. Il principio deve essere un po’ quello dei franchising: è il metodo comune e non l’operatore che deve fare la differenza.

Parti da qui:

  • scrivi (e stampa!) i protocolli dei tuoi trattamenti e forma progressivamente tutto il tuo staff nell’eseguirli correttamente. Per capirci, non puoi far si che lo stesso trattamento alla stessa cliente, con un operatore duri 50′ e con l’altro 1h: tutti devono essere allineati perfettamente.
  • abitua da subito le clienti nuove a fare trattamenti alternati con più operatori e portare un po’ alla volta le clienti storiche a fare altrettanto.
  • forma una tua collaboratrice valida come “responsabile tecnica” e fai si che lei vada a fare i corsi tecnici che poi traferirà alle colleghe.

Ricorda infine che…

4) Tu ti devi occupare di RICERCA E SVILUPPO non devi fare corsi di massaggio!

Il tuo ruolo da imprenditrice è quello di rimanere in contatto con il mercato, le tendenze e le novità.

Ma fare questo è molto più divertente che spararsi giorni e giorni di metodiche chiusa in aula.

Che intendo?

Prendi il budget dei corsi e nei prossimi mesi fatti dei weekend all’interno di SPA.

Fai un weekend in una città diversa dalla tua e prenota trattamenti in altri centri per prendere spunti e fare raffronti: da cliente prenderai un sacco di idee!

Se proprio vuoi, invece delle ormai tristissime fiere italiane, visita una fiera straniera (russa, asiatica o americana) per prendere altri spunti e novità.

Credimi che con i soldi che dai alla tua casa cosmetica ti escono fuori diversi weekend romantici!

È questa la strada che devi seguire, non quella della “massa” a cui ti hanno condizionato da sempre.

Non siamo più nella “Milano da bere”, la lira non c’è più da più di 10 anni e i tempi in cui si compravano appartamenti con i ricavi non tassati delle cerette sono svaniti da tempo.

Oggi se vuoi fare il salto devi studiare gestione di impresa e marketing, non tecniche di
massaggio. 

Devi imparare come vendere un massaggio, ancora prima di saperlo fare.

Lo dico da oltre 20 anni, ma mai come oggi, questa scelta è vitale per te.